Ryanair taglia rotte dopo decreto Governo

Ryanair risponde al decreto del governo contro il caro voli tagliando le tratte per la Sardegna. E dando la piena responsabilità di questo comportamento proprio all’Esecutivo e più nello specifico al decreto Urso.

Reazione di Ryanair scatena polemiche

Ryanair annuncia il taglio eseguito per il periodo invernale: l’eliminazione programmata corrisponde 8% di tutto il piano previsto per il territorio. “Sono qui per preannunciare purtroppo una cosa che non avremmo certamente voluto” ha sottolineato il chief commercial officer Jason Mc Guinness.

Parlando con i giornalisti a Cagliari ha annunciato “una riduzione di quasi il 10% rispetto al programmato. Ciò è totalmente legato al decreto del governo italiano che consideriamo totalmente illegale e che avrà il solo effetto di ridurre la connettività“.

Già all’annuncio del decreto Ryanair non aveva fatto sconti, sottolineando come un’eventuale limitazione avrebbe avuto delle conseguenze. Della stesso avviso è anche il presidente di Wizz Air Robert Carey che ha parlato di provvedimento illegittimo e contrario al regolamento europeo.

EasyJet, pure reagendo in maniera più morbida ha sottolineato che il decreto contro il caro voli non otterrà altro che rendere più cari volevi. Dalla compagnia low cost hanno infatti fatto sapere che se il contenuto del decreto dovesse essere confermato il mercato italiano risulterebbe meno attraente per le compagnie aeree. E la minor offerta porterebbe ovviamente a un accrescimento dei prezzi.

Sindacati e associazioni consumatori sul piede di guerra

La reazione delle associazioni di consumatori e dei sindacati è ovviamente opposta a quella di Ryanair. Secondo Massimiliano Dona dell’Unione Nazionale Consumatori quella di Ryanair è una scusa, dato che il decreto limiterebbe l’aumento dei biglietti solo nel periodo estivo. Questo taglio relativo alle tratte sarde operato dal vettore irlandese è semplicemente un modo per fare pressione sul Governo affinché non firmi il decreto.

Più duri i sindacati che sottolineano come sia vergognoso che Ryanair si comporti in questo modo. Soprattutto alla luce del fatto che le istituzioni elargiscono la stessa aiuti e sovvenzioni proprio per mantenere i collegamenti legati all’isola.

Ryanair continua per la sua strada, sottolineando che il decreto legge del caro voli potrebbe portare dei danni irreparabili. Suggerisce invece che venga eliminata la tassa addizionale municipale su tutti gli aeroporti per renderli più competitivi in generale.

La compagnia irlandese cancellerà nel periodo invernale tre rotte nazionali dalla Sardegna per Trieste (da Cagliari), Bari e Treviso (da Alghero) e ridurrà la frequenza su altre rotte, compresi collegamenti nazionali essenziali per Roma, Milano (Bergamo e Malpensa), Catania, Napoli e Venezia, oltre a Bruxelles Charleroi.