A maggio inizia la stagione dei dividendi

 Il mese di maggio è cominciato da appena cinque giorni, ma già lo si può considerare il “mese dei dividendi”: si tratta, in pratica, di un periodo temporale in cui è possibile investire sfruttando una specifica strategia, vale a dire quella che prevede lo stacco delle cedole azionarie quando i mercati sono caratterizzati da incertezza e volatilità. In effetti, questa scelta potrebbe rivelarsi addirittura più remunerativa rispetto ad altre, come consigliato da molti analisti e professionisti. Ovviamente, il primo passo che ogni investitore interessato deve compiere è quello di valutare con la massima attenzione quelle società che negli ultimi anni hanno garantito una remunerazione crescente dal punto di vista cedolare.

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Con maggio si entra proprio nel vivo di tale strategia: la prima tappa importante è rappresentata dal prossimo 7 maggio, ma anche il 14 e il 21 saranno determinanti per lo stacco del dividendo da parte di compagnie conosciute e affermate che sono quotate presso Borsa Italiana. Ad esempio, tra due giorni esatti, si potrà fare riferimento ai dividendi e alle cedole di Astaldi (diciassette centesimi di euro), B&C Speakers (venticinque centesimi), Brembo (addirittura trenta), Cairo Communication (quindici centesimi), Valsoia (dodici centesimi) e Zignano Vetro (0,31 euro per la precisione).

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Esattamente una settimana dopo non mancheranno certe delle opportunità simili a quelle appena elencate: la lista comprende Banco di Sardegna Risparmio (diciotto centesimi), Cembre (sedici) e Vittoria Assicurazioni (0,17 euro per ogni singolo titolo azionario), senza dimenticare nomi ad effetto come quelli di Piaggio, Credem, Beni Stabili e Amplifon. Volendo essere più precisi, le cedole del 14 maggio hanno una caratteristica molto particolare, ovvero l’appartenenza di tutte le aziende al Ftse It All-Share e non all’indice Ftse Mib. In aggiunta, occorre ricordare che non è consentito staccare il dividendo delle azioni privilegiate, mentre le uniche di risparmio sono quelle del Banco di Sardegna.

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