Riforma finanziaria Usa: restrizioni alla negoziazione di strumenti derivati

 La stretta sui derivati e sugli strumenti finanziari “esotici” potrebbe essere messa a punto negli Stati Uniti in tempi brevi. La bozza sulla riforma finanziaria, in discussione al Senato, potrebbe infatti ottenere il via libera a seguito del raggiungimento di un accordo da parte dei Democratici, i quali hanno trovato a livello politico un punto d’incontro su una regolamentazione che, se troppo restrittiva, creerebbe non poche difficoltà a carico di istituzioni finanziarie che attualmente sono piene di contratti derivati in portafoglio; allo stesso modo, una regolamentazione troppo lasca rischierebbe sostanzialmente di lasciare tutto come prima con i rischi che ne conseguono. Una delle incognite per il momento è quella riguardante la cosiddetta “proposta Berkshire“, con a capo proprio il multimiliardario Warren Buffet che attraverso l’omonimo fondo detiene svariati miliardi di dollari di strumenti derivati, e che di conseguenza, come riporta il WSJ, preferirebbe una riforma finanziaria Usa più “soft”.

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