Il Portogallo avvia le trattative con Fmi ed Ue per il prestito

 Alla fine Lisbona ha deciso di non tergiversare più e di seguire l’esempio di Grecia e Irlanda: il Portogallo è il terzo paese dell’eurozona che andrà a beneficiare di un prestito di emergenza stanziato dal Fondo Monetario Internazionale e dall’Unione Europea, dopo che ieri sono state avviate le trattative in merito. Il pacchetto di stimoli sarà volto a coprire l’enorme deficit delle finanze lusitane, in un periodo che si sta caratterizzando anche per l’incertezza politica. I veri e propri negoziati per stabilire gli ottanta miliardi di euro di prestito inizieranno la prossima settimana. C’è comunque da precisare che la nazione iberica necessita con urgenza di dieci miliardi di euro entro il mese di giugno, metà dei quali verranno utilizzati per rifinanziare il debito interno: l’ormai ex premier Josè Socrates ha rassegnato le proprie dimissioni da diversi giorni e c’è quindi grande attesa per la tornata elettorale del 5 giugno, giorno in cui sapremo con maggiore certezza le condizioni di salute economica del Portogallo.

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