Iraq, le banche principali chiedono una maggiore privatizzazione

 In Iraq non si vivono ancora momenti di certezza per quel che concerne la sicurezza e la stabilità politica, ma si tenta di avviare una nuova era sociale mediante l’economia e la finanza: in effetti, gli istituti di credito della nazione asiatica hanno deciso di aprirsi maggiormente a livello internazionale, richiedendo più privatizzazioni. L’indipendenza sembra una chimera in questo territorio, ma almeno un settore, quello bancario, nutre dell’ottimismo. Fouad al-Hassani, numero uno della Lega delle banche private irachene, ha fatto riferimento agli investimenti dei capitali stranieri, ma servirà anche un nuovo governo per approntare un programma simile; per il momento, vi sono sette istituti pubblici che detengono una quota dell’85% dell’intera liquidità irachena, ma il comparto privato sta guadagnando terreno. Soltanto Hsbc e la Banca Nazionale del Kuwait si sono interessate in questo caso, controllando una percentuale di Dar Es Salaam e Credit Bank of Iraq: un nuovo sistema finanziario sta nascendo e l’auspicio è che possa essere il giusto sostegno per la ripresa post-bellica.

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