Titoli di Stato: Giappone perde la “tripla A” su quelli in valuta estera

 La crisi finanziaria ed economica sta lasciando il segno sul merito di credito degli Stati sovrani, costretti a collocare sul mercato ingenti quantità di titoli di Stato per finanziare i piani di stimolo all’economia. Si spiega in parte così la decisione di Moody’s, una delle più importanti Agenzie di rating, di tagliare il giudizio sui titoli di Stato del Giappone in valuta estera da “AAA” ad “Aa2”; contestualmente però l’Agenzia ha rivisto al rialzo, da “Aa3” a “Aa2”, il rating sul debito costituito dai titoli di Stato in valuta locale. Trattasi di una bocciatura e di una contemporanea promozione che in ogni caso aumenta la speculazione sulla possibilità che Moody’s nel breve termine possa adottare la stessa decisione di “togliere” la “tripla A” anche alle altre principali potenze economiche mondiali. Per quanto riguarda l’Italia, invece, Moody’s continua a mantenere un rating “Aa2” con outlook stabile e senza particolari pressioni in virtù del fatto che, nonostante un debito pubblico elevato, il nostro Paese rispetto agli altri può vantare su quadro decisamente migliore riguardo al debito privato.

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