Il piano europeo da slancio alle Borse, sperando che basti e che non sia troppo tardi

 Dopo la bozza d’accordo siglato a Parigi dai grandi paesi europei, dopo un tira e molla che ha contribuito a determinare la peggiore settimana per i mercati europei da sempre, finalmente le borse sembrano tirare un sospiro di sollievo, trainate dal settore bancario che vola su tutte le piazze finanziarie continentali. Tutte le borse del vecchio continente a fine mattinata segnano rialzi ben superiori al 5% con Milano piazza migliore con un +7%. Il piano anticrisi sembra in effetti andare nella direzione giusta che è quella di ridare fiducia ad un sistema che sembra aver completato perso la bussola, ma le incognite restano purtroppo ancora alte e molte sono legate al colpevole ritardo con cui le autorità si sono mosse per fronteggiare questa terribile crisi sistemica.

Bisognerà vedere, per esempio, se come dice qualcuno, la decisione dei governi dell’Eurogruppo di garantire le obbligazioni emesse dalle banche con scadenza fino a 5 anni porterà ad un calo dei tassi nell’interbancario. Le prime avvisaglie sembrano positive se L’Euribor a tre mesi, che scavalca la fine dell’anno, scende per il secondo giorno consecutivo portandosi al 5,318% dal 5,381% di venerdì, dopo una corsa al rialzo lunga un mese che aveva portato i tassi ai livelli più alti da fine 1994. Ma è ancora presto per fare previsioni a lungo respiro anche perchè restano ancora molti dubbi sui fondi da utilizzare con bilanci, come quello italiano già in grossa difficoltà, e le garanzie da approntare nei singoli paesi per far fronte agli impegni. Ma qualcosa andava fatto e questa prima bozza è sicuramente già un segnale forte ai mercati che sembravano in preda all’isteria più totale. E sopratutto bisognerà poi in seguito trasferire queste misure, che servono a fermare la crisi finanziaria in corso, all’economia reale, per evitare che l’Europa cada in una recessione terribile. Le banche devono infatti essere messe in grado di continuare a fare il loro principale mestiere che è quello appunto di finanziare il sistema delle imprese. Su questo punto sopratutto si giocherà la partita fra qualche settimana, quando si spera il panico sarà uscito dalle Borse.

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