Quotazione Intesa SanPaolo 22 ottobre 2012

 Partenza positiva a Piazza Affari per il titolo Intesa SanPaolo, che beneficia della buona intonazione dell’intero comparto su scala europea. Le azioni del gruppo bancario torinese mostrano un rialzo dell’1,68% a 1,329 euro, non lontane dal massimo di giornata attualmente posto a 1,335 euro. Il rimbalzo odierno fa da contraltare al tonfo di venerdì, seduta di borsa che ha visto le azioni della banca di Ca’ de Sass precipitare di oltre tre punti percentuali. Proprio venerdì Intesa SanPaolo ha chiuso un importante accordo con i sindacati.

In virtù di questa intesa, il gruppo bancario torinese dovrebbe risparmiare ben 120 milioni di euro senza procedere però ad alcun esubero o uscite volontarie o obbligatorie. L’accordo con i sindacati prevede una riduzione d’orario da 4 a 6 giorni in base alla categoria. Sono inlcusi nell’intesa anche il blocco dei compensi straordinari, le ferie obbligatorie e le ex festività non pagate. Resta ora da sciogliere il nodo relativo al perimetro delle filiali da chiudere.

La prossima settimana è invece atteso l’incontro tra le Fondazioni per discutere del cambio dello statuto, che dovrà essere votato entro fine ottobre. A seguito delle modifiche, ci sarà una maggiore partecipazione del management al consiglio di gestione anche se il controllo resterà saldamente in mano agli azionisti. Si parlerà anche del dividendo per l’anno in corso. Intermonte valuta positivamente l’accordo con i sindacati, anche se la sim milanese si aspetta nuovi sforzi dal lato del taglio dei costi di filiale. Intermonte si aspetta un dividendo a 0,06 euro per azione per l’anno in corso, considerando che l’ad Cucchiani aveva dichiarato che il dividendo minimo sarebbe stato di 0,05 euro.

Intermonte ha confermato il suo giudizio sul titolo a “outperform” (farà meglio del mercato) con target price a 1,7 euro. L’accordo con i sindacati piace anche a Kepler, che ritiene possibile ulteriori interventi sui costi per evitare di deprimere gli utili societari. Il broker si aspetta ancora una bassa redditività per il biennio 2012-2013, ma conferma il rating a “buy” con prezzo obiettivo a 1,55 euro.

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