Benchmark

 Benchmark

Il modo migliore per iniziare a capire cosa sia il benchmark è citare un esempio concreto: immaginiamo che un risparmiatore decida di investire il suo denaro in un fondo azionario estero o domestico: come scegliere tra le varie alternative offerte dal mercato? proprio tramite il benchmark, che fornisce informazioni importanti sulla natura del fondo, indicandone rischio e rendimento aiutando a chiarire la linea di gestione e i risultati ottenuti da quest’ultima. Il benchmark è un indice, la performance dei fondi infatti viene confrontata con quella del benchmark, cioè dell’indice del mercato di riferimento.

Finalità del benchmark

Le finalità di tale indice sono:

– comunicare al risparmiatore il rischio tipico del mercato in cui investe il fondo;

– dare al risparmiatore la possibilità di valutare meglio, alla luce delle proprie esigenze finanziarie, i rischi e le opportunità di diversi strumenti di investimento disponibili sui mercati;

– aiutare a definire e a far comprendere la politica di investimento di una determinata linea di gestione;

– aiutare a valutare i risultati ottenuti dalla gestione.

Benchmark e prospetto informativo

Ad oggi il benchmark è inserito obbligatoriamente in tutti i Prospetti Informativi che accompagnano l’offerta di un fondo d’investimento. Il prospetto informativo e’ il documento che contiene tutte le notizie relative alle caratteristiche del fondo, ai benchmark e alla natura dei rischi correlati al fondo. La Banca, il Promotore Finanziario o la Società Finanziaria deve (tale documento è quindi obbligatorio) consegnarlo prima della sottoscrizione del fondo.

L’obiettivo del benchmark è quello infatti di offrire uno strumento utile per valutare il rischio tipico del mercato in cui il portafoglio investe e supportare l’investitore nella valutazione dei risultati ottenuti dalla gestione di un certo portafoglio titoli.

Il benchmark per perseguire le sue finalità deve presentare alcuni elementi fondamentali:

* Trasparenza: gli indici devono essere calcolati con regole replicabili dall’investitore. Questo principio permette di anticipare i periodici cambiamenti della composizione degli indici stessi;
* Rappresentatività: gli indici devono essere rappresentativi delle politiche di gestione del portafoglio;

Ricordiamo, infine, che nel caso di benchmark sintetici che restituiscono un indice, vi è un’inevitabile perdita di informazione nel considerare il risultato complessivo, cosa che può portare ad una non precisa interpretazione di esso.

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