Titolo Mediobanca può salire fino a 5 euro entro fine 2012

 Il titolo Mediobanca, quotato a Piazza Affari con il simbolo “MB”, è in rialzo questa mattina alla borsa di Milano mostrando un progresso dello 0,93% a 4,578 euro. Le azioni della banca di Piazzetta Cuccia sono inserite all’interno di un fortissimo trend rialzista, iniziato lo scorso 25 luglio dai minimi storici di 2,34 euro. Da allora è scattato un rally entusiasmante, che ha spinto il titolo fino a poco sotto 4,7 euro. Lo scorso 18 ottobre i prezzi sono saliti fino a 4,674 euro, ovvero il massimo più alto degli ultimi 7 mesi.

Negli ultimi tre mesi le azioni Mediobanca mostrano un progresso al dir poco spettacolare, considerando che la performance borsistica evidenzia un risultato positivo del 95%. Il rally delle azioni ha evidenziato come il titolo fosse ampiamente sottovalutato sotto i 3 euro, permettendo a molti investitori di acquistare le azioni a prezzi di saldo in una fase di forte turbolenza per tutto il sistema-Italia. Da un punto di vista tecnico, il titolo sembra proiettato verso area 5 euro.

La sensazione è che i prezzi possano raggiungere quota 5 – 5,1 euro entro fine anno. Nel breve periodo il titolo dovrebbe salire fino a 4,8 euro, a meno che non avvenga una brusca inversione del sentiment sui mercati azionari. Il settore bancario europeo, in particolare quello italiano, resta ancora molto speculativo e con una volatilità elevata. Mediobanca riesce per ora a distinguersi tra i comparables italiani per una maggiore stabilità dei prezzi. Il quadro tecnico resta decisamente positivo e propedeutico per nuovi allunghi. Il ritorno della negatività si avrebbe solo in caso di chiusura sotto i 4 euro.

L’ipotesi appare al momento quasi improbabile, per cui entro fine anno il titolo Mediobanca dovrebbe mostrare una quotazione compresa tra 4,2 euro e 4,8 euro con punte fino a poco più di 5 euro. Intanto, alla vigilia dell’assemblea degli azionisti della banca di Piazzetta Cuccia, è giunta la notizia dell’ingresso di Modena Capitale in Mediobanca con una quota dello 0,4%. La holding è partecipata da diversi gruppi industriali ed è controllata al 58,8% tramite Condor dell’avvocato Gianpiero Samorì.

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