Titolo TI Media vola in borsa su possibile offerta di Sky

 Il titolo Telecom Italia Media, che ha come codice di negoziazione di borsa “TME”, ha chiuso la seduta di ieri con un rialzo del 13,51% a 0,1882 euro. Le azioni della società controllata dal gruppo Telecom Italia hanno toccato il massimo più alto degli ultimi 7 mesi a 0,1907 euro, mostrando volumi enormi nell’ordine di 38,2 milioni di pezzi scambiati. Non si vedevano volumi così alti da giugno 2011. A far brillare il titolo TI Media a Piazza Affari sono i rumors di un possibile interesse da parte di Sky.

L’ipotesi Mediaset sembra essersi raffreddata dopo che Mediobanca ha negato al Biscione l’accesso alla documentazione, per evitare di incorrere nel rischio di stop da parte dell’Antitrust. Ora spunta Sky, che potrebbe così portare a un testa a testa tra due tycoon dell’editoria e della tv: da un lato Silvio Berlusconi, dall’altro Rupert Murdoch. Il dossier La7 resta sul tavolo di molti pretendenti, ma capire le evoluzioni future è davvero impresa ardua.

Molti player hanno manifestato interesse per l’emittente televisiva La7, ma soprattutto per i multiplex (ovvero le frequenze digitali). Sky Italia avrebbe già inviato una lettera contenente la sua manifestazione di interesse per la società agli advisor Mediobanca e Citigroup, allo scopo di ricevere l’information memorandum per visionare i dati economici e previsionali della società. A giugno scorso l’amministratore delegato di Sky Italia, Andrea Zappia, aveva dichiarato di essere interessato a visionare i documenti sensibili di TI Media solo per comprendere meglio il mercato.

Tuttavia, da Sky erano sempre giiunte smentite sul possibile interesse per La7. Oltre a Mediaset e Sky, in lizza ci sarebbe anche 3 Italia, ovvero la società controllata dai cinesi del colosso Hutchinson Whampoa, che avrebbe maggiore interesse a completare l’acquisto dell’asset delle antenne dopo l’esito negativo dell’asta per le frequenze 4G della telefonia. L’occasione che si presenta oggi è ghiotta: l’asset oggetto di interesse vale 200 milioni di euro, molto meno dei 600 milioni di qualche mese fa.

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