I numeri dell’economia europea lasciano le borse a piedi

 Le Borse europee fanno segnare pochi squilli, come del resto l’economia europea, che continua a dare segnali contrastanti. Dall’altra parte del mondo si attende con fiducia qualche segnale di sblocco nella vicenda dei dazi tra Usa e Cina.
Intanto scendono i prezzi della produzione tedesca (-0,1% a marzo) e va male l’indice manifatturiero, deiservizi e l’indice composito italiano.Sale il Pmi dei servizi tedesco ma scende la manifattura della Germania, così come quella della Francia.

Sempre dall’altra parte dell’Atlantico, i sussidi di disoccupazione americano sono ai minimi da 50 anni e le vendite al dettaglio superano le previsioni.

Le borse

Questa mattina Tokyo ha chiuso a -0,84%, mentre Shanghai è andata a -0,16% e Shenzhen a -0,12%. Malissimo Seul (-1,74%) mentre Sydney registra il+0,05%.
A Milano si registra il -0,2%, con il titolo Juventus ancora in sofferenza (-4,14%) dopo il crollo di ieri dovuto all’eliminazione dalla Champions League. Londra va sotto dello 0,15%, mentre sono positive Parigi (+0,31%) e Francoforte (+0,57%). Ora Wall Street è contrastata, con il Dow Jones a +0,44%, lo S&P500 a 0,12% e il Nasdaq a -0,08%.
Risale lo spread italiano, fino a 257 punti base, con il rendimento decennale al 2,59%. Scende invece il petrolio, con il Wti a 63,60 dollari. Stabile l’oro a 1273 dollari l’oncia.