Cina, crolla l’export verso gli Stati Uniti

La Cina ha visto crollare l’export verso gli Stati Uniti, facendo registrare un calo del 34% a maggio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente Si tratta del decremento più rilevante dopo febbraio 2020.

Cosa sta accadendo in Cina

Un calo quello cagionato dal lockdown da Covid-19. Questa tendenza negativa si inserisce, invece,  in un quadro più ampio di contrazione delle esportazioni cinesi. Le quali, nel 2024, hanno archiviato una diminuzione del 13,1% rispetto al 2023. La più rilevante dopo oltre trenta anni.

Ovviamente sono differenti le cause che hanno portato al crollo dell’esportazione nei confronti degli Stati Uniti. E i dazi rappresentano la principale ragione. La politica commerciale voluta dall’amministrazione Trump ha ovviamente reso meno competitivi alcuni prodotti provenienti dalla Cina. Spingendo a una obbligata diversificazione da parte delle aziende americane.

L’import dalla Cina è diminuito anche perché è stato incentivato lo spostamento delle catene di approvvigionamento verso alleati geopolitici. Portando a un crollo, come c’era da aspettarsi, delle merci provenienti dal paese orientale. È importante sottolineare come già una politica commerciale meno legata alla Cina, iniziata ancor prima dell’elezione di Donald Trump, abbia gettato le basi per questa situazione. 

Il tira e molla che ha avuto luogo in questi mesi non ha di certo aiutato.

La reazione del paese per modificare il quadro

Il calo delle esportazioni della Cina verso gli Stati Uniti ha avuto ovviamente conseguenze sull’economia. Dando il suo contributo a una deflazione persistente e a una domanda interna debole. Nel tentativo di rilanciare l’economia il governo cinese ha implementato misure di stimolo economico come incentivi al consumo e tagli dei tassi d’interesse.

Cosa accadrà in futuro in Cina per quel che riguarda l’export? Di certo l’unica cosa ragionevolmente prevedibile è che permanga l’incertezza. Le tensioni commerciali con gli Stati Uniti, unite alla crescente concorrenza di altri paesi, potrebbero continuare a influenzare negativamente le esportazioni cinesi.  Cambiamenti saranno possibili solo se verranno presi accordi nel corso degli incontri istituzionali previsti.

Riassumendo, il calo delle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti è il riflesso di una combinazione di politiche commerciali, strategie geopolitiche e dinamiche di mercato a livello internazionale. Un quadro che comporta, per il paese orientale, di mantenere un approccio legato ai continui cambiamenti.

E che dovrebbe spingere la Cina di adattarsi a un ambiente commerciale in continua evoluzione. Cercando diversificare ancora di più le proprie relazioni economiche internazionali in modo tale da trovare un modo di sostituire il minore “accesso” al mercato delle esportazioni cagionato proprio dalla chiusura commerciale voluta da Donald Trump.