Burger King sbarca anche in India e insidia la leadership di McDonald’s

Burger King ha inaugurato il primo ristorante a Nuova Delhi, ufficializzando il suo sbarco in India.

Per l’occasione, la catena di fast food americana varierà il suo menu offrendo pietanze a base di agnello, pollo e piatti vegetariani così da non ostacolare le idee di una popolazione che combatte la macellazione di bovini per questioni di natura religiosa. Con l’arrivo a New Delhi, sono cento i Paesi in cui il franchising di Miami ha messo piede (e insegne). La società ha spiegato il debutto sul mercato indiano in una nota, così da informare al meglio la sua clientela.

Il team di Burger King ha trascorso mesi nel Paese che per cercare un menù unico di provenienza locale che è stato studiato e testato da più di 5.000 clienti in otto città.

Nel frattempo, il duello con McDonald’s per la leadership nel settore fast food prosegue e l’azienda di Miami ha fatto registrare una serie di passi in avanti notevoli rispetto al colosso con la M gialla.

Per Burger King, durante l’ultimo trimestre, le vendite nel Nord America sono aumentate del 3,6%. Per McDonald’s, nel contempo, sono calate del 3,3% con un crollo a livello globale degli utili pari al 30%.

Gli esperti ritengono che sono tre le ‘mosse’ che hanno permesso a Burger King di guadagnare terreno in ottica leadership rispetto al suo concorrente diretto:

A partire dal capitolo Promozioni e sconti. Due panini a 5 dollari o le confezioni da 10 medaglioni di pollo a 1,49 dollari sono occasioni che fanno gola, in particolar modo per il mercato statunitense. La controproposta di McDonald’s, che ha preferito scontare caffè e pietanze accessorie piuttosto che i panini veri e propri, non ha riscosso lo stesso successo. Si passa poi alla questione Menu. Decisamente più semplice e standard quello di Burger King: proporre prodotti con ingredienti simili significa un minor spreco di materie prime e al contempo una maggiore rapidità della cucina. Le ben più numerose varianti della catena rivale (nella lista degli ingredienti, così come nei vari esperimenti stagionali) non sembrano avere un impatto significativo sulle preferenze della clientela. Infine, il re degli hamburger ha investito negli ultimi tempi nel rinnovamento dei propri locali: il 40% delle attività avrà un nuovo look entro la fine del 2015.