Wells Fargo supera Citigroup nel valore di mercato, dopo aver affrontato con cautela la crisi immobiliare

 Wells Fargo & Co., l’istituto prestatore statunitense che ha evitato la crisi dei subprime, ha superato Citigroup Inc., per quanto riguarda il valore di mercato diventando così la banca statunitense di maggior valore. La Wells Fargo ha infatti guadagnato il 2,36 % al New York Stock Exchange: guadagno che ha permesso alla società di San Francisco (California) di raggiungere un valore di mercato pari a 111 miliardi di dollari, superiore rispetto ai 110,6 miliardi di dollari di Citigroup.

 

Quest’ultima rimane comunque la maggiore banca per quanto riguarda gli asset, i quali sono cresciuti di 1,25 dollari. La peggiore crisi immobiliare registrata dai tempi della Grande Depressione si è fatta sentire nelle perdite, quantificate in più di 500 miliardi di dollari e nelle annotazioni di credito a livello mondiale, guidate da quella di 55 miliardi di dollari di Citigroup.

 

La Wells Fargo, andando a evitare le tipologie di prestito più rischiose, è riuscita a mantenere un buon profitto ed ha organizzato le acquisizioni accrescendo il suo dividendo. Gli asset di Citigroup erano pari a 2,1 trilioni di dollari alla fine di giugno, mentre Wells Fargo risultava la quinta società statunitense con 609,1 miliardi di dollari. La principale banca relativamente al valore di mercato è risultata la Bank of America Co. di Charlotte (North Carolina). Altri dati confermano poi il sorpasso di Wells Fargo nei confronti di Citigroup: la società californiana ha infatti fatto rilevare più di 5 miliardi di dollari di profitto nei primi tre trimestri del 2008, mentre Citigroup ha riportato solamente perdite per 17.4 miliardi di dollari, costringendo Charles O. Prince a dimettersi come direttore generale a dicembre in favore di Vikram Pandit. Secondo l’analista statunitense John McDonald:

Wells Fargo ha ampiamente superato il trend delle altre banche principali e si è servita della M&A Bank in modo disciplinato al fine di creare valore per gli azionisti.

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