I referendum sull’acqua: vantaggi e svantaggi economici

 Dei quattro referendum che si terranno i prossimi 12 e 13 giugno, ben due sono dedicati all’acqua: il primo quesito chiede la cancellazione dell’articolo 23-bis della legge 133 del 2008, relativo all’affidamento e alla gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, mentre il secondo si riferisce alla determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato in base alla remunerazione del capitale investito. È evidente, dunque, come le due questioni abbiano una rilevante importanza economica. Ma cosa prospettano esattamente i due fronti? I sostenitori del sì, quelli che in pratica vogliono abrogare le due norme, ritengono che l’acqua sia un bene fondamentale e l’accesso ad essa un diritto da difendere dalle logiche di privatizzazione.


L’opposizione ai privati deriva dal timore di vedere il servizio in questione diventare meno efficiente, con tariffe più alte che riducano gli investimenti e sostengano i consumi. Il problema, dunque, sta nella quantificazione esatta di acqua da destinare ai cittadini per usi domestici, oltre che alle imprese e agli agricoltori. Questi sostenitori richiedono urgentemente degli interlocutori di peso per quel che concerne un bene così fondamentale, così come avviene attualmente con regioni, province e comuni, mentre il controllo sarebbe azzerato nel caso di una multinazionale.

Occorre comunque ridistribuire le risorse economiche a disposizione per assestare in modo adeguato le reti idriche del nostro paese. I sostenitori del no non sono invece d’accordo su questa contrapposizione tra pubblico e privato. In effetti, la gestione pubblica dell’acqua viene vista come poco trasparente ed efficace, mentre sarebbe più opportuno lasciare libera scelta agli enti locali così come accadeva prima dell’approvazione del cosiddetto Decreto Ronchi.

La preoccupazione dei controreferendari è che il servizio idrico pubblico venga finanziato con la fiscalità generale, quindi con le tasse, mentre sono preferibili il taglio di spese inutili e la lotta all’evasione fiscale pur di risparmiare su tutte queste attività che sono state appena elencate.

3 commenti su “I referendum sull’acqua: vantaggi e svantaggi economici”

Lascia un commento