Boom delle rinnovabili in Borsa: riduzione graduale degli incentivi

 L’Italia e il governo italiano stanno puntando molto sulle energie rinnovabili: è proprio per questo motivo che le iniziative economiche adottate in questo senso vogliono essere di sostegno ai cittadini, come ad esempio la prevista riduzione graduale degli incentivi, i quali, secondo il Ministero dello Sviluppo economico, andrebbero a gravare in maniera eccessiva sulla bolletta degli italiani. Altre priorità in questo senso sono le cosiddette “reti intelligenti” e la creazione di una industria nazionale attiva principalmente nel solare a concentrazione; le prospettive sono inoltre ottimistiche per quel che concerne le biomasse e la loro capacità di crescita. Questi dati e queste previsioni economiche stanno facendo letteralmente volare in Borsa i titoli di quelle società che hanno legato le loro attività alla produzione di energie rinnovabili. Oltre al rialzo evidente di Pramac (+14,4%), sono avanzate anche ErgyCapital (+4,26%), TerniEnergia (+2,37%), Erg Renew (+3,34%) e Alerion (+1,53%).

 

Come già specificato, dunque, è più che probabile un compresso del Governo sugli incentivi all’energia solare: il taglio in programma dovrebbe toccare i suoi livelli massimi nel 2011, con una “sforbiciata” di ben 17 punti percentuali rispetto a quest’anno e una riduzione successiva più graduale, dell’ordine del 6% ogni anno. Inoltre, l’obiettivo relativo alla capacità installata del nuovo conto energia dovrebbe attestarsi intorno ai 3.000 megawatt. Secondo gli analisti del settore, l’approvazione del nuovo sistema in questione può essere positiva per tutti i player: oltre a quelli già citati per loro brillanti performance borsistiche, potranno beneficiarne anche Sorgenia, Enel e l’installatore Kerself.

 

Entro il 2010, ben il 10% della produzione di elettricità proveniente da fonti rinnovabili potrebbe essere gestita da Acea, ma si tratta senza dubbio di un business che interessa a più parti: in effetti, pochi giorni fa Edp Renovaveis ha portato a termine l’acquisto dell’85% di Co-Ver group, azienda titolare di un portafoglio di progetti “wind”, il segnale che il mercato italiano può offrire delle interessanti opportunità di consolidamento alle maggiori società internazionali.

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