La moschea a Ground Zero: il dibattito è soprattutto socio-economico

 Il progetto avanzato dal presidente statunitense Barack Obama per la costruzione di un centro islamico e di una moschea nei pressi di quello che una volta era il World Trade Center è molto discussa in paese e sta spaccando in due le linee di pensiero: in particolare, i vari partiti politici si dividono in base alle loro convinzioni. Ad esempio, in Pennsylvania Joe Sestak, candidato dei Repubblicani, si è schierato al fianco del sindaco di New York Bloomberg, riconoscendo i diritti degli organizzatori di costruire queste strutture. Ma la proposta del partito di opposizione è quella di non impedire la nascita della moschea, piuttosto di scegliere un altro luogo. La questione è andata a coinvolgere anche il dibattito che vede coinvolti Newt Gingrich, l’ex governatore dell’Alaska Sarah Palin e il governatore del Minnesota Tim Pawlenty, tutti potenziali pretendenti alla poltrona presidenziale nel 2012. In estrema sintesi, bisognerà comprendere cosa è meglio scegliere, una accentuata libertà religiosa e un conseguente sviluppo economico, oppure preferire il ricordo delle vittime dell’11 settembre.

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