Rating titolo Generali confermato a “underperform” da Cheuvreux

 Nonostante le attese di risultati positivi nel terzo trimestre 22012, soprattutto nel ramo “vita”, il broker francese Cheuvreux non cambia idea sulle azioni Generali Assicurazioni (quotate a Piazza Affari con il simbolo “G”). Il broker continua a ribadire la sua raccomandazione sul titolo assicurativo a “underperform”, ovvero farà peggio del mercato di riferimento. Cheuvreux ritiene anche che ai valori correnti di borsa, le azioni della compagnia assicurativa triestina siano sopravvalutate. Alla luce di queste considerazioni, il broker indica come prezzo obiettivo 10,4 euro.

Stamattina il titolo Generali mostra una flessione dello 0,83% a 11,98 euro, con un minimo intraday toccato finora a 11,85 euro. La discesa odierna porta il titolo sui minimi degli ultimi otto giorni. Nelle ultime cinque sessioni di borsa, inclusa quella odierna, le azioni Generali hanno perso più del 5% allontanandosi dai top dello scorso 12 settembre toccati a 12,9 euro. Nel terzo trimestre del 2012 Cheuvreux si aspetta ancora una flessione dai premi vita a 10,5 miliardi di euro (-1%).

Secondo il broker transalpino, l’APE (annual premium equivalent) nel ramo vita registrerà una diminuzione del 2% a un miliardo di euro, mentre dovrebbero salire i premi danni del 4% a 5,1 miliardi di euro. Cheuvreux si aspetta ottimi risultati operativi nel ramo vita, grazie al sensibile miglioramento sui mercati finanziari sia sull’equity che sui bond. Senza contare il restringimento degli spread sui bond sovrani. La crescita dovrebbe così attestarsi a 146% su base annua a 776 milioni di euro, nonostante il rallentamento della raccolta a causa del de-risking delle attività.

Il risultato operativo del ramo “non vita” dovrebbe salire del 17% a 475 milioni di euro. In via complessiva il risultato operativo consolidato dovrebbe salire del 75% a 1,214 miliardi di euro. L’utile netto è atteso a 489 milioni di euro dai 20 milioni evidenziati nel terzo trimestre dell’anno scorso. In quell’occasione pesarono molto la svalutazione in bilancio di diverse poste, come i titoli greci e altri titoli di stato.

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