Devono lavoro e crescita le priorità italiane: è necessario lavorare su queste due criticità. E’ questo ciò che suggerisce Mario Draghi, interrogato dai giornalisti sulla situazione del Belpaese e su quel che sarebbe necessario fare per ripartire.
E’ un dato di fatto che anche l’Europa stia risentendo dal punto di vista economico del protezionismo dilagante e degli effetti delle trattative sulla Brexit. E’ per questo motivo che diventa importante per i singoli Stati membri essere il più diligenti possibile dal punto di vista dell’occupazione e della crescita: solo in questo modo infatti è possibile scongiurare gli effetti che le problematiche macroeconomiche possono causare. Sottolinea il presidente della BCE:
Le priorità sono la crescita e l’occupazione. E l’Italia sa molto bene cosa fare.
A rispondere idealmente a Mario Draghi ci ha pensato il ministro delle Finanze Giovanni Tria, che ci tiene a sottolineare che non vi sia un problema Italia, sebbene i dati raccolti da FMI, OCSE ed altri enti indipendenti rendano visibile come sia in parte colpa del nostro paese se la media europea di crescita dell’Eurozona abbia subito un calo.
Le attuali incertezze dell’economia non riguardano solo il nostro paese, ma si tratta di una situazione di rallentamento generale. E’ chiaro comunque che è una preoccupazione che esiste ed esiste anche in Italia. […] L’Italia ha uno spazio fiscale limitato per fare politica espansiva, ma allo stesso tempo quando siamo vicino a una stagnazione non si possono fare misure restrittive. Bisogna vedere cosa fare, ci stiamo lavorando.
Insieme ad un possibile calo della pressione fiscale.