Bassa crescita dell’Italia e poche opportunità ai giovani

 Mario Draghi futuro presidente della Bce, si é pronunciato, al seminario per la sussidiarietà a Saertano in provincia di Siena, sulla questione crescita economica del nostro Paese. Secondo il  governatore di Bankitalia la bassa crescita dell’Italia degli ultimi anni è una conseguenza anche delle scarse opportunità offerte alle giovani generazioni. Situazione che Draghi definisce preoccupante: é priorità assoluta dell’Italia è  uscire dalla stagnazione adottando idonee misure strutturali.

La condizione di povertà economica delle famiglie con figli si è aggravata – denuncia il  governatore di Bankitalia, Mario Draghi – tra il 2007 e il 2010 il reddito equivalente, ovvero corretto per tenere conto della diversa composizione familiare, sarebbe diminuito in media dell’1,5 per cento. Occorre rimuovere una serie di vincoli e restrizioni alla concorrenza e all’attività economica, definire un più favorevole contesto istituzionale per l’attività delle imprese, promuovere una maggiore accumulazione di capitale fisico e di capitale umano. Bisogna  ridurre la divisione tra settori protetti e non protetti, modificando la regolamentazione delle diverse tipologie contrattuali ed estendendo la copertura degli istituti assicurativi. La struttura dell’occupazione e gli strumenti di sostegno esistenti tendono a favorire le persone meno giovani o già occupate. La caduta dell’occupazione ha interessato in prevalenza i figli conviventi e i nuclei familiari plurireddito.

 

Tuttavia Draghi ci tiene a precisare che L’Italia non può aspettarsi di essere salvata dall’Europa, anzi è l’Italia che deve partecipare per salvare l’area dell’euro. Il presidente ha inoltre indicato la necessità di intraprendere una serie di azioni  su cui lavorare per fronteggiare l’attuale crisi. Tra questi la riduzione della segmentazione del mercato del lavoro e la regolamentazione delle diverse tipologie contrattuali estendendo la copertura degli istituti assicurativi. Ricordiamo che Jean Claude Trichet lascerà presto la BCE cedendo il posto a Mario Draghi. Nella sua ultima conferenza stampa, al termine di otto anni di mandato, ha sottolineato che i quattro anni più recenti sono stati di “acque turbolente, tempeste, uragani inattesi”.

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