Tassi troppo bassi per un periodo troppo lungo sono rischiosi, é questa l’affermazione del membro dell’esecutivo Bce Jurgen Stark, secondo il quale tenere i tassi di interesse bassi per lungo tempo comporta dei rischi in quanto all’eccessiva assunzione di rischio e a investimenti sbagliati, contribuendo negativamente al possibilità di crescita dell’economia. I tassi bassi, ha aggiunto, rappresentano una falsa soluzione che fornisce incentivi completamente sbagliati. Il tedesco Stark ha un’opinione che é condivisa da molti membri della BCE e spegne gli entusiasmi di quanti pronosticano che Francoforte possa decidere al più presto di riabbassare i tassi, mossa ipotizzata da alcuni analisti.
Si é ipotizzato infatti un ritorno tendenziale all’1%, contro l’attuale 1,5%. Lo ha ipotizzato Morgan Stanley sottolineando che l´attuale contesto di crescita spingerà la Banca centrale europea a tagliare il costo del denaro nel 2012. Secondo gli analisti della banca d´affari un nuovo aumento del tasso di interesse ad ottobre è da escludere con il nuovo anno è probabile che i tassi scendano all´1% nonostante le smentite del membro della BCE. Morgan Stanley ha tagliato le sue previsioni di crescita per il 2012 dal precedente 1,7% a un misero 0,5%, mentre la crescita mondiale dovrebbe rallentare e le stime sono state riviste dal 4,2% al 3,9%.
I fautori dei bassi tassi presumono, in sostanza, che la BCE intenda favorire la ripresa puntando all’inflazione, aspetto che però nel lungo termine compromette la crescita e crea una spirale perversa fatta di alti livelli dei prezzi e recessione. Ancora un altro no arriva da Stark riguardo all’altra supposizione degli ultimi giorni, ossia l’emissione degli eurobond. La BCE risponde che una ulteriore emissione del debito possa lanciare un messaggio sbagliato ai governi nazionali, dando l’impressione di un minore rigore nel controllo della spesa e nella dinamica dell’indebitamento. Si spengono così gli entusiasmi di quanti pronosticano che Francoforte possa decidere al più presto di riabbassare i tassi.