Annullato beauty contest frequenze tv

 Nell’attesa di comprendere come i mercati reagiranno in maniera consolidata alla scelta del governo (il riferimento è principalmente sul fronte Mediaset), prendiamo nota dell’annullamento del beauty contest per le nuove frequenze 700 Mhz, che avrebbe dovuto assegnare le stesse nei confronti delle emittenti televisive. La decisione, nell’aria da giorni, era divenuta ufficiale nelle ultime ore, grazie al suo inserimento nell’emendamento al decreto di semplificazione fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri e quindi depositato alla Camera.

La questione ha segnato una svolta sostanziale rispetto alle politiche del precedente governo, che invece le frequenze voleva sostanzialmente regalarle alle emittenti TV attraverso un beauty contest. Ma cosa accadrà ora?

I prossimi passi sembrano già essere segnati: entro 120 giorni il Ministero allo Sviluppo Economico pubblicherà un bando di gara; successivamente l’Agcom, Autorità garante delle comunicazioni, fisserà diverse regole, come la separazione societaria tra due ruoli da parte di colui che si aggiudicherà le frequenze (attualmente i ruoli possono coincidere nella stessa azienda, con unificazione dei responsabili dell’operatore di rete e del fornitore dei contenuti).

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A proposito di ciò, è noto che il fornitore dei contenuti pagherà al primo (l’operatore di rete) l’accesso alle frequenze, a condizioni eque e non discriminatorie. Chiaro l’obiettivo del governo: cercare di “fare cassa” con l’asta (stimati proventi almeno 1 miliardo di euro) e aumentare il pluralismo televisivo (chiudendo in tal modo, sostanzialmente, la procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea per presunta chiusura del mercato televisivo italiano).

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Oltre a quanto sopra, l’emendamento sopra segnalato impone ai produttori tv di integrare gli apparecchi con le tecnologie Dvbt-2 (evoluzione del digitale terrestre oggi a nostra disposizione) e Mpeg-4 (un formato di compressione video) dal primo gennaio 2015. Due innovazioni che serivranno a permettere la trasmissione di più contenuti, a parità di frequenze utilizzate.

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