Assemblea Finmeccanica rinviata di un mese

È stata rinviata di un mese l’assemblea dei soci Finmeccanica, finalizzata all’approvazione del bilancio e alle nomine di integrazione del consiglio di amministrazione. Una sorta che invece – affermava il ministro per i rapporti con il Parlamento Pietro Giarda – non riguarda la convocazione dell’assemblea di Cassa depositi e prestiti, fissata per il 17 aprile e non “spostabile” in quanto il bilancio d’esercizio sarebbe già pronto per l’approvazione.

In una dichiarazione a Reuters il ministro conferma “che per Finmeccanica il fatto che l’azionista abbia chiesto tempo per la presentazione del bilancio consente di spostare di un mese la data dell’assemblea. Questa circostanza non si presenta per Cdp perché il bilancio d’esercizio è pronto”.

La questione era sorta, qualche giorno fa, in seguito alla necessità di “legittimare” al meglio i nuovi manager della compagnia partecipata dallo Stato. Di fatti, un portavoce della presidenza aveva recentemente riferito alla stampa che il ministro “ha detto che l’orientamento del governo è che le nomine siano fatte da un governo con pieni poteri e non da quello dimissionario. Se il caso, il governo ricorrerà alle norme del codice civile sul rinvio delle assemblee. In particolare su Finmeccanica, ha proseguito Giarda, ci sono le condizioni per prendere tempo”.

Ricordiamo in proposito che l’assemblea di Finmeccanica era stata originariamente convocata per il 2 aprile (in prima convocazione, andata deserta) e in seconda per il 15 aprile, al fine di sostituire il dimissionario Franco Bonferroni, consigliere di amministrazione che ha rassegnato le dimissioni il 21 settembre scorso, e l’ex presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi, dimessosi il 15 febbraio 2013 in seguito alle note indagini giudiziarie sulla commessa di 12 elicotteri all’India (qui il nostro precedente approfondimento sulla nomina del presidente cda ad interim).

Per quanto concerne l’assemblea Cdp, la riunione rimane fissata per il 17 aprile, poiché il bilancio d’esercizio sarebbe già pronto e, pertanto, non vi sarebbero possibilità di ulteriore slittamento.

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