Dieter Rampl esce dal board Unicredit 2012

 Oggi è in programma l’ultimo Consiglio di Amministrazione presieduto dal presidente uscente di Unicredit, cioè Dieter Rampl. Rassegnerà le dimissioni dalla carica di presidente per lasciar spazio a Giuseppe Vita. Rampl manterrà – come annunciato qualche tempo fa – la carica di vicepresidente di Mediobanca. Alla riunione di oggi non sarà presente, invece, Theodor Waigel, che si era dimesso lo scorso 27 marzo.

L’ordine dl giorno non è molto corposo, ma ci si aspetta che il ceo della banca di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, informi il board dell’intricata vicenda Fondiaria-Sai, che vede anche Unicredit coinvolta per l’esposizione di 111 milioni di euro verso la holding della famiglia Ligresti, cioè Premafin, che controlla per l’appunto FonSai. Unicredit è tra l’altro il primo creditore di Premafin.

NUOVO CDA UNCIREDIT

Ghizzoni ha escluso che i soci libici possano uscire dal capitale della banca, cedendo le loro partecipazioni al fondo arabo Aabar. Questa ipotesi è circolata con insistenza negli ultimi giorni, ma lo stesso Ghizzoni ha dichiarato espressamente che “non c’è stata alcuna richiesta da parte loro”. Inoltre, Ghizzoni esclude categoricamente una cessione della loro quota agli arabi, anzi ha rimarcato l’ottimo rapporto con il primo azionista della banca sia come socio che come partner commerciale.

NUOVO PRESIDENTE UNICREDIT GIUSEPPE VITA

Secondo quanto dichiarato da Ghizzoni, il legame con il fondo Aabar esiste da tempo e ci sono tutti i presupposti affinchè venga rafforzato. Non a caso il nuovo board comprenderà due consiglieri che fanno capo ad Aabar, cioè Khadem Abdulla Al Qubaisi e Luca Cordero di Montezemolo.

In relazione al nuovo board, in particolare alla lista di maggioranza per il rinnovo firmata da tutti i grandi azionisti, ha parlato anche il vicepresidente della Fondazione CariVerona, cioè Giovanni Sala. Secondo Sala si tratta di “un segnale di condivisione”. Nel frattempo il titolo in borsa continua a scendere e ieri ha perso il 4,88% a 3,078€. Nel mese di aprile la perdita ha già superato il 18%.

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