Settore bancario in recupero, Unicredit in testa

 Avvio positivo per la seconda giornata dell’ottava “corta”; sul FTSE-Mib cambia aria, almeno per i primi scambi, rispetto a quanto abbiamo visto ieri. Il crollo verticale sotto quota 15000 fin dalle prime battute ha fatto registrare nella giornata di ieri un nuovo massimo relativo sullo spread Btp-Bund che ha immediatamente incendiato il dibattito sull’effettiva uscita dalla fase di crisi. Con il differenziale ancora vicino ai 400 punti base è infatti difficile parlare di fine della crisi, anche se la situazione è comunque ben diversa da qualche mese fa’.

Nei giorni precedenti si è tornato a parlare di Italia come la Spagna. Le voci non considerano però il grande lavoro del Governo Monti orientato al medio periodo, ed oltretutto non considerano il fatto che gli Stati Europei si trovano dietro un “doppio firewall” che li protegge da nuovi casi simili alla Grecia. Questa consapevolezza sembra invece oggi presente sulle Piazze Europee, che avviano una seduta potenzialmente di inversione. La resistenza da controllare in close giornaliero si aggiorna a 14500 punti ed è ora questo il livello in grado di invertire la tendenza ribassista radicata ormai nel FTSE-Mib.

SETTORE BANCARIO

Unicredit per il momento si trova nella parte alta del listino; l’intero settore guadagna circa l’1.20% con Banca Popolare dell’Emilia in testa (+1.67%) seguita da UbiBanca (+1.48%). Unicredit guadagna l’1.45% al terzo posto anche se le aspettative per il proseguo della giornata la vedono in cima all’indice settoriale sia in caso di mercato positivo sia in caso di mercato negativo.

Il restringimento dello spread ha fatto iniziare con il piede giusto la giornata anche se le contrattazioni prenderanno una piega diversa se verrà perso il supporto a quota 14350 punti, ultima statica in grado di rilanciare il mercato ed evitare una nuova, lunga fase di crisi in cui ricominciare a parlare di default dell’Italia e della Spagna.

TITOLI SETTORE BANCARIO BOCCIATI DA NOMURA

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