Il ventisettenne Alberto Zilli avrà provato una delle più grandi emozioni che si possono provare alla sua giovane età: vedere la propria società esordire magnificamente in Borsa.Triboo Media, l’azienda tutta italiana specializzata nella pubblicità online di ultima generazione, ha infatti iniziato le contrattazioni a Piazza Affari sull’Aim Italia (è la quinta Ipo nel 2014 su questo segmento) con un rialzo del 17,5% a 4,7 euro rispetto ai 4 euro fissati in collocamento.
L’azienda, è stata partorita a Zòppola, in Friuli, dall’idea di un ragazzino, Zilli, all’epoca appena quattordicenne, in sintonia con i due fratelli maggiori. Triboo Media ha collocato 6 milioni di azioni ordinarie, di cui 5,4 milioni di nuova emissione e 0,6 milioni messe in vendita dagli attuali azionisti per un controvalore complessivo di 24 milioni di euro.
“Questo è un invito a fare ancora meglio”, ha spiegato Giulio Corno, presidente dell’azienda (ed ex fondatore del fortunato sito dvd.it) nel corso della cerimonia di quotazione a piazza Affari. “Non focalizziamoci sul prezzo del titolo. Non è una speculazione finanziaria visto che la maggior parte dell’operazione avviene tramite aumento di capitale”, ha aggiunto Corno. Oggi l’obiettivo di Zilli è di consolidare i risultati attuali in vista di un passaggio all’altro mercato, l’Mta.
Il flottante è pari al 37,7% del capitale e la capitalizzazione al prezzo dell’Ipo è di 63,6 milioni di euro. Il controvalore del collocamento istituzionale è stato pari a 24 milioni euro, di cui 21,6 milioni relativi alla sottoscrizione di azioni di nuova emissione.
Nell’ operazione di quotazione, Triboo Media è appoggiata da Banca Imi come Nomad e Specialist, mentre la stessa Banca Imi e Intermonte ricoprono il ruolo di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner. Nctm-Studio Legale Associato agisce quale consulente legale per l’emittente e lo Studio Legale Rcc come consulente legale per le banche.