Secondo Credit Suisse i mercati azionari di Malesia e Thailandia sono da evitare. Alla base del giudizio negativo espresso dalla banca svizzera stanno le tensioni politiche all’interno dei due paesi. Preoccupa in particolare l’equilibrio tra le forze in campo in quanto rende impossibile un ritorno alla normalità entro tempi brevi. In Thailandia lo scontro tra governo e sostenitori del re sta andando avanti da giorni e si aggrava di ora in ora. Ieri lo stato di emergenza, oggi probabilmente arriveranno scioperi capaci di immobilizzare il paese reso ormai ingovernabile. In Malesia intanto va avanti lo scontro tra governo e opposizione intorno allo stato dell’economia. Anwar Ibrahim (leader dell’opposizione) si dice in grado di far cadere il governo entro la fine di settembre.
Notizie negative arrivano anche dai dati sulla crescita dei due paesi. In Thailandia la crescita del PIL potrebbe attestarsi al 5,6% durante il 2008, con un secondo semestre in peggioramento a causa del rallentamento delle esportazioni. In Malesia la crescita per l’anno in corso è stimata al 5,7%, il livello più basso degli ultimi tre anni, anche se fonte di preoccupazioni maggiori è il deficit, in salita al 4,8%.
L’indice del mercato azionario Thailandese, il SET, ha perso il 24% da inizio 2008. Performance simile per il Kuala Lumpur Composite Index della Malesia, arretrato del 25%. Deboli anche le monete, entrambe in calo nei confronti del dollaro. Il ringgit malesiano è sui valori più bassi da un anno a questa parte a causa dei ribassi del prezzo del petrolio e dell’olio di palma, prodotti importanti per le esportazioni del paese asiatico. Sui minimi anche la moneta thailandese, il baht.
Andamento dei mercati azionario e monetario sono i due fattori da tenere in considerazione per valutare un investimento. Il mercato italiano vede ETF dedicati ad ognuno dei due paesi: Lyxor Etf Msci Malaysia e Lyxor Etf Msci Thailand. Il consiglio è però quello di aspettare almeno il momento in cui tornerà la stabilità politica all’interno dei due paesi; le economie dei due paesi sono infatti ancora in grado di crescere e potrebbero tornare a salire anche i listini.
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