Asta titoli del debito Germania con rendimenti negativi

 Mentre ci avviamo alla chiusura di Piazza Affari che vede l’indice in flessione dell’1.72% dopo le tensioni su Unicredit, vengono diffusi i dettagli dell’asta di titoli di Stato tedeschi ed anche questa volta non mancano le sorprese.

Sono stati collocati titoli di stato con scadenza a sei mesi per 3.9 miliardi di euro ed il bid-to-cover è stato di 1.8 rispetto al 3.8 della precedente asta di Dicembre scorso e la domanda pari a 7.08 miliardi di euro. Ma la vera sorpresa è stato il rendimento; mentre il mese scorso i titoli sono stati collocati allo 0.001%, questo mese si è arrivati in negativo a -0.0122%.

Questo fatto è possibile con la modifica da parte dell’agenzia del debito tedesco sulle regole delle aste che consentono adesso di emettere titoli con rendimenti negativi, visto che le offerte sono fatte sul prezzo e non sul rendimento. Secondo gli analisti, il periodo di incertezza favorisce sotto questo punto di vista la Germania, che viene da sempre ritenuta la “roccaforte” Europea; secondo infatti il parere di Padhraic Garvey di Ing l’andamento negativo dei rendimenti non stupisce chi ritiene da sempre che la Germania sia un posto sicuro per i capitali.

Dall’altra parte ci sono invece analisti che la pensano in modo ben diverso; il rischio “Eurozona” è, come suggerisce il nome, relativo all’area sotto la Moneta Unica e la Germania nonostante le apparenze non è esente dai problemi del credito interbancario ma anche dai problemi di Governo, che si trova spiazzato di fronte al nuovo rischio di recessione.

Per concludere l’ennesima giornata incerta sono stati diffusi i dati riguardo la produzione industriale, scesa a 0.6 dal precedente 0.8%, anche se il dato negativo non spaventa le borse quanto invece i problemi del settore Bancario ed Unicredit a Piazza Affari, che sempre più si avvicina al prezzo deciso per l’aumento di capitale in corso.

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