Credit Suisse: i bassi profitti impongono tagli all’occupazione

 Credit Suisse, il gruppo elvetico che rappresenta la seconda maggior banca di tutta la Svizzera, è fortemente intenzionata a tagliare un numero importante di posti di lavoro: la misura in questione, adottata, tra l’altro, anche da Barclays, è volta a bilanciare le perdite conseguite dalla compagnia nel corso di quest’anno in termine di profitti. L’istituto di Zurigo, infatti, ha annunciato che i licenziamenti dell’unità di investimenti bancari saranno 75, per lo meno in netta controtendenza rispetto alle decisioni di Barclays, la quale sta riducendo il proprio personale amministrativo di ben 300 unità. I dati finanziari, comunque, sono abbastanza evidenti e inequivocabili. In effetti, Credit Suisse ha fatto registrare un calo del 21% in termini reddituali a partire dal primo trimestre di quest’anno, tanto che i vertici aziendali hanno parlato espressamente delle numerose sfide economiche da affrontare. L’investment banking attuale del gruppo svizzero conta 20.600 dipendenti a livello internazionale, ma per il futuro non vi sono ancora certezze assolute.

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