Fed, i tassi invariati vengono mal digeriti da dollaro e Wall Street

 C’era una fortissima attesa per le ultime decisioni che la Federal Reserve (la banca centrale americana) avrebbe preso nel corso della giornata di ieri: le previsioni si sono comunque verificate puntualmente e i tassi di interesse non sono mutati (0-0,25%) per decisione del Fomc (Federal Open Market Committee), il braccio finanziario dello stesso istituto statunitense. L’intenzione è quella di intervenire però in qualsiasi momento al fine di sostenere in maniera adeguata la ripresa economica e per porre un freno all’avanzata della disoccupazione. C’è però da dire che questa prudenza e questa eccessiva preoccupazione della Fed nei confronti della bassa inflazione hanno provocato degli effetti negativi sui principali fronti finanziari: in effetti, c’è anzitutto da rimarcare il pesante calo del dollaro nei confronti delle principali valute (l’indice del biglietto verde è sceso al minimo da sei mesi a questa parte), mentre al New York Stock Exchange si sono registrate pesanti perdite, in particolare per quel che riguarda l’indice Nasdaq (-1%).

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