Rischio crisi per il Portogallo

 Tutte queste preoccupazioni per la Spagna non sono certo infondate, ma l’attenzione potrebbe presto virare altrove; secondo gli analisti di ING Investment Management infatti:

Sono bastati meno di cento giorni perché il nuovo Governo si trovasse a fronteggiare uno sciopero generale il 29 marzo e, alla luce delle ultime notizie e delle nuove misure di austerità previste, possiamo aspettarci nuove ondate di protesta

La situazione non è delle più semplici e sono previste altre proteste dato che le misure di austerità rischiano di minare definitivamente il legame tra Stato e cittadini. La recessione, annunciata con la pubblicazione del PIL relativo al primo trimestre 2012, porterà secondo le stime la Spagna a fine anno ad avere il 23% di disoccupazione ed una contrazione dell’1,7%.

Nonostante questo, gli stessi analisti di cui sopra non ritengono che saranno necessarie le misure invece previste per Portogallo ed Irlanda; per quanto la Spagna sia messa alle strette, il potenziale di crescita è comunque superiore rispetto a quello del Portogallo, che necessita misure immediate per rilanciare il Paese nell’Eurozona.

Anche se nel Paese sono state varate misure fiscali e strutturali con un ampio consenso della politica, questo potrebbe non bastare a frenare la corsa al rialzo dei titoli di Stato, sempre più a rischio grazie anche alle tensioni sul mercato del lavoro e della produzione. Entro la fine dell’anno in corso è possibile che il Portogallo avrà necessità di un piano di aiuti da parte dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale, anche se la presenza del firewall Europeo rassicura  parzialmente i vertici e lascia un’ampio spazio di manovra per risollevare la situazione.

LA CRISI ECONOMICA SPAGNOLA

I mercati non rispondono a quanto sostengono gli analisti di ING, visto che probabilmente il rischio Portogallo è già scontato dai più, che ora pensano solamente a liquidare le posizioni prima del week-end.

CRISI PORTOGALLO AIUTI DALL’UNIONE EUROPEA

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