Meta, spunta blu a pagamento

A quanto pare quelli di Meta hanno deciso di fare come Elon Musk e Twitter dare la spunta blu a pagamento. Ma si tratterà di una mossa vincente sul lungo periodo? Avrà successo?

Abbonamento in grado di risolvere problemi?

Si tratta di una domanda che è necessario porsi, date le reazioni ottenute dai maggiori account di Twitter in merito a questa novità. C’è chi ne ha approfittato e ha speso dei soldi per promuovere la sua disinformazione. Altri hanno proprio lasciato il social network verso lidi più seri e meno soggetti alle bizze del magnate di Tesla.

Il creatore di Meta, Mark Zuckerberg, ha scelto di utilizzare Facebook per annunciare la creazione dell’abbonamento. Basteranno 11,99 dollarial mese per autenticare l’account ottenendo la spunta blu. In questo caso vengono offerti anche una maggiore protezione contro i furti di identità e un accesso più rapido all’assistenza clienti.

Meta Verified sarà a disposizione solo per i maggiorenni e inizierà a essere implementato In Australia e in Nuova Zelanda. Attenzione: il costo sopra citato è relativo ai sistemi Android e PC. Per chi infatti possiede un dispositivo Apple e quindi un sistema iOS l’abbonamento costerà 14,99 dollari al mese.

Ora, l’utilizzo base del social network rimarrà sempre lo stesso. Fa però sorridere in maniera dolce amara il fatto che sull’homepage di Facebook una scritta recitava che il social in questione sarebbe stato gratis sempre. Le difficoltà economiche globali e la necessità di rientrare dei costi potrebbero anche giustificare il lancio di un simile abbonamento.

Meta ha licenziato 11 mila dipendenti nel 2022

Non dobbiamo infatti dimenticare che Meta solo lo scorso novembre han licenziato 11mila impiegati, pari al 13% del totale della forza lavoro. Qualcosa che nella compagnia non era mai avvenuto. Riprendendo l’esempio di Twitter, l’abbonamento con tanto di account verificato era prima partito e poi stato ritirato. Gli inserzionisti si erano spaventati per il grande numero di account falsi nati proprio grazie all’abbonamento. Il servizio è stato poi rilanciato lo scorso dicembre.

C’è anche chi ironizza sul fatto che forse converrebbe lasciare Facebook per andare su Twitter dato che l’abbonamento costa meno. Quel che è certo è che Meta, avendo le mani in pasta in diversi progetti, ha bisogno di gestire al meglio le sue risorse. Tutto starà a vedere se l’abbonamento e la spunta blu verificata saranno la risposta giusta.

Qualcosa ci fa pensare di no, a meno che questo account non coinvolga anche versioni premium di altri servizi offerti da Meta oltre Instagram. I social network sono nati e cresciuti secondo una specifica organizzazione. Non è detto che il loro utente medio accetti cambiamenti così sostanziali.