Cala il valore delle partecipazioni di GIC e Temasek, ma Lee difende le due società

 Il primo ministro di Singapore, Lee Hsien Loong, ha difeso in maniera decisa le performance delle  più importanti compagnie di investimento di proprietà della città-stato, dopo che il valore delle partecipazioni di tali società in Citigroup Inc., Merrill Lynch & Co. ed altre banche globali hanno subito un forte calo. Government of Singapore Investment Corp. e Temasek Holdings Pte, le due principali società di investimento della nazione asiatica, le quali gestiscono ognuna più di 100 miliardi di dollari di assets, dovrebbero essere valutate in misura maggiore in relazione ai loro profitti complessivi piuttosto che per le performance di specifici assets. Come ha spiegato lo stesso Lee alla Foreign Correspondents Association:

La situazione sembra molto più difficile adesso che quando le compagnie sono scese in campo, ma questi sono gli investimenti di lungo periodo.

 

Le due società hanno investito, tra l’altro, più di 23 miliardi di dollari, in particolare in Citigroup, UBS AG, dato che le compagnie che si dedicano ai servizi finanziari sono alla ricerca di una quantità importante di finanziamenti dopo aver riportato perdite creditizie per un trilione di dollari. È in netto declino (-59% quest’anno) anche la valutazione delle società finanziarie nel indice MSCI World.

 

GIC, la quale ha investito una cifra superiore ai 18 miliardi di dollari in UBS e Citigroup lo scorso anno, ha avuto, secondo il primo ministro di Singapore, un comportamento più che rispettabile riguardo alle sue prestazioni economiche degli ultimi 20 anni. Per quanto invece riguarda Temasek, essa rappresenta la principale azionista di Merrill Lynch, grazie a un investimento pari a ben 5,9 miliardi di dollari nel 2007: ma le sue partecipazioni sono altrettanto consistenti anche in diverse banche, come la britannica Standard Chartered Plc e l’asiatica DBS Group Holdings Ltd. C’è infine da dire che Temasek detiene azioni di Barclays Plc, ICICI Bank e altri istituti creditizi di Indonesia, Corea del Sud e Pakistan.

Lascia un commento