Semestrale Ferrovie dello Stato 2012

 Buone notizie da Trenitalia. Nonostante la concorrenza esercitata da Italo, infatti, il consiglio di amministrazione del gruppo è riuscito ad approvare un bilancio semestrale con profitti in fortissima crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In proposito al competitors di principale riferimento, sembra proprio che Frecciarossa stia riuscendo a reggere la concorrenza di Ntv, garantendo così a Trenitalia il mantenimento di positive quote di mercato. Ma vediamo più nel dettaglio in che modo si sono conclusi i primi sei mesi dell’anno per le ferrovie nazionali.

Partiamo dalla parte bassa del conto economico, con Fs che ha potuto registrare una crescita dell’utile del 102,2% a 182 milioni di euro in più rispetto ai 90 milioni di euro conseguiti nello stesso periodo dell’anno precedente. Bene anche l’Ebit, l’utile operativo, cresciuto del 41 per cento da quota 278 milioni di euro a quota 392 milioni di euro. Risalendo il conto economico, scorgiamo ricavi operativi in incremento dello 0,4 per cento e ricavi dalle vendite e dalle prestazioni in sviluppo del 2,4 per cento. Molto buona la contrazione dei costi operativi, con una riduzione del 2,5 per cento, o 80 milioni di euro.

Una nota Fs sottolinea come il risultato sia stato “ottenuto nonostante l’ingresso nel corso dei primi mesi dell’anno di nuovi operatori dell’alta velocità”. Pertanto, sembra che il debutto di Ntv non sia stato granchè influente sulla positiva crescita dei conti. Per quanto concerne RFI (Rete ferroviaria italiana), il contributo al risultato netto positivo è stato pari a 133 milioni di euro, a fronte dei 64 milioni registrati al 30 giugno 2011.

“La buona performance economica” – spiegano ancora dal gruppo Fs – “permetterà da un lato di diminuire i debiti, ereditati da precedenti gestioni, e, dall’altro, di mantenere gli impegni del piano degli investimenti per l’autofinanziamento, con particolare rilievo a quelli relativi ai prossimi contratti d’acquisto di materiale rotabile per il trasporto regionale pari a 1,5 miliardi di euro”.

Qualche tempo fa parlammo del rischio interruzione servizio Ferrovie Italiane

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