Calano le vendite di Rio Tinto e BHP, dopo la decisione della corte in favore di una condivisione ferroviaria con Fortescue

 BHP Billiton Ltd. e Rio Tinto Group, seconda e terza società mondiali per l’esportazione di minerali ferrosi, potrebbero essere costretti a rallentare le spedizioni dopo che l’alta corte ha confermato una decisione a favore della suddivisione della rete ferroviaria con le compagnie concorrenti. L’alta corte ha respinto, inoltre, il tentativo di BHP di sospendere l’utilizzo da parte di Fortescue Metals Group Ltd  dei suoi binari Mt. Newmann e Goldsworthy. Il tribunale australiano della concorrenza doveva già prendere una decisione finale lo scorso anno, quando il tesoriere Wayne Swan aveva stabilito di utilizzare altre tre aree minerarie nell’Australia occidentale, tra cui due appartenenti a Rio Tinto.

 

BHP ha annunciato che le vendite potrebbero crollare se dovesse avvenire la “spartizione” delle ferrovie: le previsioni dicono che questi binari trasporteranno circa 137 milioni di tonnellate metriche di ferro durante quest’anno fiscale. Rio Tinto e BHP stanno espandendo le loro operazioni minerarie per riuscire a far fronte alla grande domanda di materiali in acciaio, domanda che ha spinto i prezzi a un livello mai raggiunto in precedenza.

 

BHP, che ha sede in Australia a Melbourne, ha chiuso le sedute dell’Australian Stock Exchange a 37,87 dollari australiani, mentre Rio Tinto, il cui titolo viene commercializzato a Sydney e Londra, ha perso 2,5 punti percentuali, chiudendo a quota 105,50 dollari australiani. Il tribunale sta ora ricevendo i vari compromessi arbitrali e la discussione del caso è prevista per i prossimi mesi di marzo-aprile. BHP dovrà negoziare l’accesso alle linee ferroviarie secondo la decisione della corte in favore di Fortescue. La decisione in merito è stata applicata ad altre tre linee contestate e Fortescue è in attesa di un giudizio in suo favore, sperando che tutto si risolva in tempi brevi. Secondo il presidente di BHP, Ian Ashby:

Bisogna continuare a credere che vi siano soluzioni più efficienti e valide, tra cui il trasporto ferroviario e altri accorgimenti commerciali, come le vendite delle miniere.

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