Mitsubishi UFJ è entrata nella peggiore crisi degli ultimi 21 anni: imminenti le vendite di azioni per sostenere il capitale

 Mitsubishi UFJ Financial Group Inc., la banca giapponese che ha investito 9 miliardi di dollari in Morgan Stanley, ha annunciato che provvederà a vendere una cifra superiore ai 990 milioni di yen (10,7 miliardi di dollari) in azioni per dare nuovo vigore al suo capitale. Mitsubishi, che rappresenta la più grande banca della nazione asiatica, potrebbe vendere inoltre più di 600 miliardi di yen in azioni comuni nei 12 mesi seguenti al prossimo 4 novembre: per quanto riguarda invece le azioni privilegiate, verranno vendute agli investitori per una somma pari a 390 miliardi di yen.

 

La banca giapponese ha conseguito oggi la maggior perdita degli ultimi 21 anni: diversamente dagli istituti creditizi statunitensi ed europei, costretti ad accrescere il proprio capitale, Mitsubishi sta sostenendo il suo bilancio tramite l’acquisto delle partecipazioni di Morgan Stanley e andando a prendere il controllo della affiliata statunitense. Keisuke Moriyama, analista bancario giapponese, ha espresso la sua opinione riguardo la situazione della banca asiatica:

Le banche giapponesi vorrebbero utilizzare il capitale per accrescerlo ed investirlo in banche straniere, il che rappresenta un fattore positivo. Se non dovessero avere denaro a disposizione, non ci sarà nessuna trattativa.

 

Cali consistenti sono stati riportati anche da altre banche del paese: Mizuho Financial Group Inc., la seconda banca giapponese per profitti, e la Sumitomo Mitsui Financial Group Inc., terza maggior banca del Giappone, hanno subito delle perdite dopo l’annuncio secondo cui potrebbero seguire l’esempio di Mitsubishi nell’aumento di capitale. I due portavoce degli istituti creditizi, Masako Shiono per Mizuho e Chika Togawa per Mitsui, hanno preferito non rilasciare commenti. Hironari Nozaki, analista bancario di Nikko Citigroup, è stato molto chiaro al riguardo:

L’aumento di capitale rappresenterà la scintilla per una reazione totalmente negativa , dato che tale operazione potrebbe causare un maggiore annacquamento, in un periodo in cui il mercato azionario è in caduta libera.

 

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