Nuovi massimi storici per Dow Jones e S&P500

 A Wall Street non si ferma la corsa delle borse. Ieri al Nyse l’indice Dow Jones ha aggiornato i massimi storici a 14.826,66 punti, chiudendo la seduta in rialzo dello 0,88% a 14.802,24 punti. Da inizio anno l’indice più rappresentativo della borsa di New York guadagna quasi il 13%. Dopo una lunga rincorsa, che durava ormai da più di cinque anni, anche l’indice S&P500 ha toccato nuovi record assoluti. L’indice S&P500 ha chiuso la seduta con un rialzo dell’1,22% a 1.587,73 punti. Il nuovo top assoluto è 1.589,07 punti.

Battuto, dunque, il precedente record di 1.576,09 punti, toccato nell’ottobre del 2007. Da inizio anno l’indice guadagna poco più dell’11%. Ieri Wall Street è stata spinta al rialzo anche dalla pubblicazione, avvenuta in anticipo rispetto alle volte precedenti, dei verbali dell’ultima riunione della Fed. Dalla minute della banca centrale statunitense emerge che il piano di quantitative easing potrebbe rallentare solo nella seconda parte dell’anno in corso. La Fed si prepara a una exit strategy, ma in modo molto graduale.

Ieri il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, ha ribadito la sua posizione sulle manovre di allentamento monetario, affermando che le politiche monetarie espansive delle banche centrali devono proseguire per stimolare la crescita economica. Non a caso il Fmi applaude manovra monetaria della BoJ e ha invitato anche le altre banche centrali a seguire l’esempio dell’istituto nipponico. Sul piano macroeconomico le borse americane sono state spinte al rialzo anche dal dato sulla bilancia commerciale cinese, che ha registrato un deficit lasciando intuire un forte aumento della domanda domestica in grado di sopperire alla crisi dei paesi destinatari dell’export di Pechino.

Ieri chiusura in forte rialzo anche per l’indice azionario Nasdaq100, che ha guadagnato l’1,94% a 2.859,21 punti salendo sui livelli più alti dallo scorso settembre. In Europa forti rialzi soprattutto a Madrid (+3,35%) e Milano (+3,19%), mentre Francoforte ha chiuso con un guadagno del 2,27%. Spread sovrani in deciso calo anche ieri: lo spread Btp-Bund è sceso fino a 300 punti base, dopo l’asta dei titoli di breve termine che ha evidenziato come i tassi Bot annuali tornano sotto l’1% ad aprile 2013. Oggi ci sarà, invece, l’asta dei Btp a 3 e 15 anni.

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