Per la Provincia di Trento un piano anti-crisi per risollevare l’economia

Un pacchetto di misure anti-crisi per risollevare l’economia in forte rallentamento. E’ quanto ha previsto in questi giorni la provincia autonoma di Trento. Il presidente Lorenzo Dellai, rieletto per la terza volta, ha, infatti, annunciato il varo di una manovra anti-crisi per un valore che si aggira tra i 640 e gli 800 milioni di euro. Per affrontare l’attuale crisi economica, Dellai ha previsto interventi straordinari di sostegno al reddito per le fasce deboli e per tutti i lavoratori esclusi dal mercato del lavoro, misure a favore delle imprese locali e fondi per la ricerca e l’innovazione. La manovra anti-crisi prevede, inoltre, provvedimenti di miglioria del settore pubblico con la semplificazione delle pratiche amministrative e l’istituzione di un’agenzia unica di servizi. Le risorse che il presidente Dellai intende destinare al pacchetto anti-crisi corrispondono a circa il 5% del Pil della provincia autonoma di Trento.


La manovra di Dellai si rende necessaria a causa di un forte rallentamento dell’economia che ha colpito anche la provincia di Trento, città che nel 2007 è stata annoverata tra le prime della classifica della qualità della vita. Ad ottobre, per esempio, la Cassa integrazione è cresciuta di ben tre volte rispetto al mese di settembre 2008: alla Whirpool su 700 lavoratori 90 sono in cassa integrazione, alla Mahle su 330 lavoratori 110 saranno in cassa integrazione dal 12 dicembre mentre alla Marangoni su 300 lavoratori 70 sono in cassa integrazione. Sono, inoltre, numerosi gli impianti di produzione che si fermeranno dal prossimo mese di dicembre.

La manovra anti-crisi annunciata dal presidente Dellai e presentata giovedi ai sindacati, è “immediatamente realizzabile” e, a detta del presidente, avrà un positivo impatto sull’economia provinciale apportando un miglioramento del 2 o 3 % del Pil.

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