Campari è tra le migliori blue-chips del 2011

 Per quanto riguarda un buon compromesso tra aspettative e situazione grafica abbiamo già visto ieri cosa offre il mercato delle blue-chips italiano e riteniamo che se i supporti non verranno violati nei prossimi mesi Impregilo corrisponde a questo tipo di selezione.

Se invece dobbiamo selezionare i titoli che nel 2011 (e negli anni prima) sono andati meglio dell’indice di riferimento allora l’attenzione cadrebbe su Campari; durante il rialzo durato dal 2003 al 2007 la performance è stata notevole ma non quanto la fase durata dal 2009 a metà 2011; dopo il crollo delle torri l’up-trend ha interessato tutto il listino e le performance positive si sono registrate praticamente su tutti i settori rispetto al bottom del 2003. Il crollo del 2008-2009 ha messo in evidenza le differenze sostanziali tra chi poteva reggere una fase di crisi e chi no, ed in questo caso proprio Campari ha spuntato la sfida fermando la fase discendente a circa 2 euro per poi iniziare il recupero in anticipo ed in divergenza rispetto al FTSE-Mib e senza sopratutto aver rivisto il bottom del 2003.

Azioni 2012: Impregilo è da comprare? Ecco l’analisi completa

 Se dovessimo scegliere tra le azioni italiane quella che presenta il miglior compromesso tra situazione fondamentale e quadro tecnico, allora l’attenzione ricadrebbe sicuramente su Impregilo. Le azioni quotate sul listino delle blue-chips hanno visto da Settembre scorso un rialzo seguito direttamente ad un doppio minimo disegnato con il mese precedente; il recupero messo a segno nella seconda metà del nono mese dell’anno è stato deciso e veloce tanto che per recuperare il break-away point ci sono voluti pochi giorni  ed il prezzo non è mai tornato sui suoi passi.

Da quel momento la situazione incerta ha assunto grande forza rialzista messa in dubbio solo a Novembre quando l’indice di riferimento ha sofferto per il proseguo dell’attacco all’Euro; tuttavia il mercato è riuscito a ritrovare la strada del rialzo immediatamente andando a superare di poco quota 2.4 euro proprio negli ultimi giorni di questo 2012.

Titoli da comprare nel 2012

 Di fronte alle festività gli investitori si prendono una pausa e tirano le somme dei portafogli; il 2011 è stato un anno estremamente difficile e molto contrastato che ha visto l’indice FTSE-Mib vacillare per poi arrivare a cedere al mese corrente quasi il 30% del valore rispetto alla chiusura del 2010, con le blue-chips alternativamente rialziste e ribassiste ma unite dalla debolezza comune che ha spinto l’indice sotto il bottom dell’anno precedente.

A guardare il grafico sembra che nel 2012 le cose potrebbero peggiorare ulteriormente visto anche il livello dello spread tra Btp e Bund che preoccupa le istituzioni; in realtà restano come sempre aperti due scenari ben distinti di cui il primo è proprio quello ribassista. Se da un lato abbiamo Monti che chiede di comprare Btp e Bot per sostenere il Paese, dall’altro sappiamo che con capitali ridotti i rendimenti dei titoli di Stato non sono convenienti anche se alti ed il profilo di rischio è estremamente basso. Parliamo quindi di azionario visto che la vera scelta difficile sarà “indovinare” il settore difensivo per il 2012.