Mutuo da cambiare: meglio rinegoziare o surrogare?

Innanzitutto che differenza c’è tra le due operazioni? La sostituzione del mutuo, come era abitudine prima del Decreto Bersani sulla portabilità, implicava che la vecchia ipoteca fosse cancellata e che ne fosse fatta una nuova con evidenti costi. Grazie alla nuova normativa, entrata in vigore ufficialmente nel 2007, questo può essere fatto con un’unica operazione di surrogazione, risparmiando così sulle spese notarili e sulle imposte. Ho usato il termine ufficialmente perchè nella pratica perchè come denunciato dal presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà pochi giorni fa, la maggior parte degli istituti ancora non ha applicato le nuove regole, continuando a far pagare ai clienti queste spese.

Le spese notarili per la surroga del mutuo, quando non sono rimborsate almeno in parte dalle banche come nel caso dell’opzione Porta Mutuo di Barclays, dovrebbero risultare almeno dimezzate rispetto a quelle per l’apertura di un contratto completamente nuovo.

Tra l’altro l’ultima Finanziaria ha anche imposto che sia obbligo di tutte le banche offrire la surrogazione senza costi ulteriori. Se la banca presso cui siete andati a chiedere il trasferimento del mutuo vi aggiunge costi ulteriori o penali, fatelo presente.


E’ di ieri l’annuncio dell’Abi secondo cui il sistema bancario si sta progressivamente adeguando alle nuove norme e probabilmente entro la fine del mese la portabilità dei mutui senza sopese aggiuntive sarà applicata da tutte le banche.

L’incredibile impennata dei tassi ha fatto sì che molte famiglie si trovassero in difficoltà avendo stipulato dei mutui a tasso variabile. Scatta a quel punto l’idea di cambiare le condizioni del proprio mutuo. E’ possibile infatti anche rinegoziarlo, ovvero cambiarne le condizioni senza cambiare istituto.Anche questa può essere una soluzione, che deve però spesso essere preceduta dalla “minaccia” di cambiare istituto: questo spingerà senza dubbio il vostro istituto ad offrirvi condizioni migliori. Il consiglio è quello di fare una breve ricerca, anche via Internet, e confrontare le offerte delle varie banche per poi sottoporle alla vostra e chiedere se hanno qualcosa di meglio per voi.

La rinegoziazione peraltro spesso può risultare meno onerosa di una sostituzione: non richiede l’intervento di un notaio e riguarda solo la modifica di alcune clausole. Motivo per cui cambiare istituto, sempre che fosse possibile trovare un accordo con la proprio banca, era diventato soltanto l’ultima risorsa. Grazie alla possibilità di surrogare il mutuo tutto questo diventa molto più semplice e la sostituzione diventerà un’operazione obsoleta. Una delle ultime proposte in questo campo è quella di Mps, Sostimutuo: grazie a questo prodotto che permette la surroga a costo zero, sarà possibile cambiare la durata del rimborso arrivando fino a 40 anni, uno spread da 1,15% a 1,30% e la possibilità di coprire l’80% del valore dell’immobile, senza spese notarili e di perizia (a carico dell’istituto) e nessuna spesa istruttoria.

3 commenti su “Mutuo da cambiare: meglio rinegoziare o surrogare?”

  1. @ Domenica:
    Ciao, certo, con la surroga puoi anche decidere di ridurre la durata del mutuo, purchè ovviamente la rata resti in linea con le tue possibilità. Se vuoi, su finanziamo.net hai la possibilità di confrontare diversi enti erogatori che offrono servizi di surroga, sostituzione o rinegoziazione del mutuo e valutare qual è la soluzione migliore per la tua situazione

  2. con la surroga puoi modificare tutto ciò che è relativo al mutuo ovvero durata, tasso d’interesse, spread, modalità di pagamento e parametri di indicizzazione. lo stesso puoi fare con la rinegoziazione. la surroga è gratuita secondo il decreto bersani e può essere applicata da qualsiasi banca surrogante.

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