Regione Lombardia, non c’è innovazione senza partenariato

 L’assessore regionale alla Casa della Lombardia Domenico Zambetti, alla presenza del delegato del presidente della Regione Roberto Formigoni, Gian Carlo Abelli, non ha lesinato i particolari quando si è trattato di illustrare nei dettagli il Dsa (Documento strategico annuale): è un testo innovativo, ha puntualizzato, con quattro macro aree d’intervento (istituzionale, economica, welfare e territorio) e un unico metodo con cui sono trattate: il partenariato. Per poi aggiungere:

Questo testo innova i contenuti e le funzioni del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (Dpefr) in modo coerente con la fisionomia di un Programma regionale di sviluppo (Prs) della IX Legislatura snello, di taglio strategico, definendo obiettivi trasversali e sfidanti. Evidenzia e seleziona le linee strategiche del 2012, anche alla luce dei vincoli che verranno posti alla finanza pubblica nel prossimo anno, garantendo sia rigore finanziario sia sviluppo e investendo in modo sussidiario, integrato e mirato.

E veniamo alle quattro aree, nei particolari. L’area istituzionale delinea le strategie trasversali per il prossimo triennio: le scelte politiche per le riforme istituzionali (come non partire dal federalismo?) “per l’efficienza, la sburocratizzazione, l’innovazione e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione“. L’area economica, poi, ha come scopo quello di mirare a una politica economica innovativa che riesca a riconoscere e a valorizzare “tutti gli asset a disposizione”. Inoltre, l’area sociale: la regione avvierà prima una “profonda riforma delle politiche di welfare” per poi arrivare dall’anno prossimo a un nuovo modello “che comporta l’abbandono della logica dell’offerta verso un sistema centrato sulla domanda”. Infine, il territorio con molta attenzione che sarà data  all’uso razionale della risorsa suolo.

L’assessore Zambelli ha anche dichiarato che

Le linee di intervento della Regione si tradurranno in forme anche nuove e avanzate di partenariato e di corresponsabilità nel rapporto sia con i cittadini singoli e associati che con le rappresentanze lungo le direzioni della comunicazione, della partecipazione, delle pari opportunità.

Gian Carlo Abelli, infine, è intervenuto per sottolineare che

Regione Lombardia diventerà lo snodo primario delle risorse pubbliche che insistono sul territorio sia in relazione a quelle provenienti dallo Stato sia in relazione a quelle destinate agli Enti Locali minori e intermedi.

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