Slovenia salvataggio da 6-8 miliardi secondo BofA Merrill Lynch


La piccola Slovenia, fino a qualche mese fa considerata un’oasi felice dell’area euro, probabilmente dovrà essere salvata dall’Unione Europea per evitare il crack finanziario. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), che stima una ricapitalizzazione delle banche slovene in crisi superiore al miliardo di euro, quindi una cifra superiore rispetto alle stime precedenti. Secondo l’Ocse, “le autorità valutano le necessità di ricapitalizzazione fino al 3% del pil”, ovvero un controvalore pari a circa un miliardo.

In precedenza anche il Fondo Monetario Internazionale aveva indicato questa cifra per la ricapitalizzazione del settore bancario sloveno. Ad ogni modo le necessità finanziarie sono ancora tutte da decifrare e l’Ocse stesso ha sottolineato che l’importo complessivo potrebbe anche essere più alto. Finora la Slovenia si è rivolta alla consulenza di un’unica società di valutazione per la verifica dei prestiti in portafoglio delle principali banche del paese, andando così “in contrasto con la pratica” come ha sottolineato l’Ocse.

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La Slovenia a rischio default espone l’Unione Europea a un nuovo problema legato al salvataggio di uno Stato membro. Alla fine l’Europa potrebbe essere costretta a utilizzare nuovi fondi per mettere al sicuro anche il piccolo paese dell’ex Jugoslavia. Gli specialisti di Bank of America Merrill Lynch sono convinti che un pacchetto di salvataggio per evitare il crack della Slovenia dovrebbe ammontare a 6-8 miliardi di euro. Gli esperti della banca d’affari statunitense sottolineano che la Slovenia non ha soltanto problemi legati alla crisi del settore bancario, “ma anche le finanze pubbliche e la competitività rendono probabile una richiesta di aiuti da parte del paese quest’anno”.

Sul mercato dei bond iniziano ad essere avvertite le prime tensioni. Ieri Lubiana ha emesso 32,3 milioni di euro di titoli di stato a 6 mesi all’1,7% e 23,8 milioni di euro di Bill a 12 mesi al 2,99%. Tuttavia, il primo ministro del paese, Alenka Bratusek, ha dichiarato che la Slovenia ce la farà da sola senza alcun aiuto finanziario esterno. Il premier sloveno ha ricordato che il paese è forte e stabile, “forse più di altri paesi europei”.

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