Slovenia a rischio default

 A poche ore dal salvataggio di Cipro approvato dall’Eurogruppo, attraverso una dolorosa ristrutturazione del settore bancario, gli investitori si chiedono quale sarà la prossima vittima della crisi del debito nell’area euro. Grecia e Cipro sono stati i paesi finora più vicini al default, Portogallo e Irlanda hanno già ricevuto aiuti finanziari, la Spagna ha dovuto chiedere aiuto per salvare le banche, l’Italia ha rischiato più volte sull’altalena dello spread ma non è mai caduta. Tuttavia, c’è un altro paese dell’area euro che potrebbe ben presto chiedere gli aiuti internazionali per salvrae le proprie banche. Si tratta della Slovenia.

Lubiana sta facendo i conti da più di un anno con una grave crisi del settore bancario. Secondo l’ultimo rapporto della Commissione nazionale per la lotta alla corruzione in Slovenia, negli ultimi dieci anni le principali banche slovene avrebbero concesso in prestito grosse somme di denaro che oggi sarebbero diventate crediti tossici pari a un quinto del pil della Slovenia. Le banche slovene sono in gran parte controllate dallo Stato e avrebbe crediti a rischio pari a circa 7 miliardi di euro.

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Le agenzie di rating stanno seguendo da tempo l’evolversi della situazione, ma hanno già tagliato il proprio giudizio su alcune principali banche del paese, come Nova Ljubljanka Banka e Nova Kreditna Banka Maribor, considerando che ormai i crediti rischiosi presenti nei portafogli delle banche sono volati al 20% del totale dei prestiti concessi. Dopo una lunga crisi politica, la scorsa settimana si è insediato al governo un esecutivo di centro-sinistra, che ora dovrà decidere in tempi brevi se costituire una bad bank dove far confluire gli asset tossici.

Il passo successivo sarebbe la ricapitalizzazione del settore bancario e poi la privatizzazione. Il bilancio delle banche slovene ha registrato un rosso di 606 milioni di euro nel 2012, con un aumento di 667 milioni di euro rispetto al 2011. Secondo Janez Sustercic, ex ministro delle Finanze sloveno, è molto probabile che alla fine la Slovenia sarà costretta a chiedere gli aiuti internazionali per evitare il tracollo del settore bancario e il default sul debito sovrano.

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