Economia italiana va peggio di novembre 2011

 Nuovo allarme di Confindustria, che evidenzia come la situazione economica italiana sia oggi peggiore rispetto a quella di novembre 2011, ovvero quando si insediò il governo dei tecnici guidato da mario Monti. Secondo Vincenzo Boccia, vice-presidente di Confindustria, “lo stato dell’economia reale è molto peggio di quel novembre e proprio per questo occorre una grande consapevolezza e la corresponsabilità di tutti”. Il riferimento è chiaramente all’impasse politico, che sta paralizzando il paese quando invece servirebbero riforme strutturali per rilanciare l’economia e l’occupazione.

Toni allarmanti si sentono anche dalle parole di Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, che ritiene fondamentale agire immediatamente sul cuneo fiscale per abbassare il global tax rate che in italia è il più alto d’Europa. La Panucci ha affermato che “non usciremo spontaneamente dalla crisi. Se non ci saranno misure importanti per l’economia reale non si potrà uscire dal tunnel”. Secondo Confindustria è fondamentale mettere le imprese nella condizione di poter competere ad armi pari con i competitor europei e internazionali.

300 COMUNI ITALIANI A RISCHIO BANCAROTTA

Il punto di partenza è quindi abbassare le tasse. E’ stato così proposto un taglio di 8-9 punti. Inoltre, un’eventuale riduzione dell’Irap attraverso una progressiva eliminazione del costo del lavoro dalla base imponibile costerebbe 4 miliardi di euro ogni anno. Lo stesso costo si avrebbe con il taglio degli oneri sociali, che per ora gravano sull’industria italiana. Un altro punto fondamentale è poi la lotta alla burocrazia, attraverso un processo di semplificazione e di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione. Nella giornata odierna Confindustria incontrerà il leader del Pd, Pier Luigi Bersani.

DECRETO PAGAMENTO DEBITI P.A.

Vincenzo Boccia ha dichiarato che a Bersani chiederà “di prendere consapevolezza di un’emergenza economica che il paese vive da troppo tempo”. Boccia ritiene che il paese va salvato attraverso l’unione delle forze, anche se a livello politico il Pd non sembra aver intenzione di abbracciare questa tesi attraverso un “governissimo” con Pdl e Lega. Secondo Boccia “siamo nel pieno di un’economia di guerra. Siamo tornati al reddito pro-capita del ‘96”. L’Associazione degli industriali chiede alla politica la formazione di un governo stabile entro tempi molto stretti.

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