Fusione Fiat Industrial – Chn nel terzo trimestre

 Fiat Industrial e Cnh formalizzeranno la fusione “probabilmente entro il terzo trimestre del 2013”. Ad affermarlo è stato lo stesso presidente del consiglio di amministrazione Fiat, Sergio Marchionne, che ha ribadito l’intenzione (ma non la certezza) di concludere l’iter nel terzo trimestre del 2013. Le affermazioni sono giunte in occasione dell’assemblea dei soci Fiat Industrial svoltasi a Torino, dove il manager ha altresì avuto modo di confermare gli obiettivi finanziari per l’esercizio in corso che “verranno aggiornati alla fine di aprile, in occasione della pubblicazione dei risultati del primo trimestre”.

Per quanto concerne i conti approvati, il quotidiano Il Sole 24 Ore ricordava pochi minuti fa in un suo lungo approfondimento che tra gli elementi di maggior rilievo spicca un aumento dei ricavi a 25,8 miliardi di euro (+6,2 per cento su base annua), un utile operativo di 2,1 miliardi di euro e un risultato netto di 921 milioni di euro (in incremento del 31 per cento). Alla luce di tali dati i soci hanno approvato il pagamento di una cedola di 0,225 euro per azione ordinaria, con un esborso complessivo di 275 milioni di euro: una somma chje, per un terzo, finirà direttamente nelle casse della holding Exor, controllata dalla Giovanni Agnelli & C. dalla famiglia Agnelli, che ha il 30,01 per cento del capitale.

Per quanto invece concerne il 2013, la società ha previsto “condizioni di mercato solide in tutti i settori”, ribadendo i precedenti target;

  • aumento del 5 per cento dei ricavi
  • margine della gestione ordinaria tra l’8,3 e l’8,5 per cento
  • indebitamento netto industriale tra 1,1 e 1,4 miliardi di euro

In introduzione del proprio discorso, Marchionne ha dichiarato che “il 2012 per Fiat Industrial è stato un anno particolarmente significativo, sia per i risultati che è riuscita a raggiungere sia perché ha segnato l’avvio di un processo storico: la scelta di dar piena autonomia al business dei “capital goods” con la sua scissione dal gruppo Fiat ha liberato il potenziale di crescita dell’azienda, portando benefici evidenti anche sul piano economico”.

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