Italia potrebbe chiedere aiuti a Bce – Moody’s

 Stando a quanto affermato da un funzionario di Moody’s, “non è ancora possibile escludere che l’Italia possa chiedere aiuti alla Bce in futuro”. Il funzionario ha poi dichiarato che l’agenzia valuterà la “capacita del nuovo governo italiano di perseguire le riforme” e ha sottolineato che “la situazione rimane difficile”. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono state le considerazioni formulate dal rappresentante dell’agenzia di rating.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, Dietmar Hornung, analista responsabile per il rating dell’Italia di Moody’s, avrebbe precisato di fatti come “bisognerà verificare il mandato dell’esecutivo appena insediato e quindi la sua capacità di affrontare con decisione le imponenti riforme strutturali di cui il Paese avrebbe bisogno per migliorare la propria affidabilità creditizia. Per ora, la situazione resta difficile”.

Intervistato da La Repubblica, Hornung segnala tra i provvedimenti più urgenti quelli sul mercato del lavoro, pur precisando che “noi non diamo suggerimenti su quale politica economica attuare. C’è un insieme complesso di misure che potrebbero impattare positivamente sulla competitività. Pensiamo al mercato del lavoro. Da un lato eccessivamente regolamentato e dall’altro ancora vincolato ad accordi di categoria nazionali che potrebbero viceversa essere decentrati”.

Per quanto attiene invece il settore bancario, l’analista ricorda che “le banche detengono ingenti stock di debito e sono incentivate a riacquistare titoli pubblici anziché assegnare il denaro alle aziende a prezzi ragionevoli (…) Le banche oggi sono vulnerabili a ulteriori shock e sono un elemento di pressioni sul rating anziché di supporto alla ripresa” (vedi anche il nostro recente approfondimento sul credit crunch per le pmi italiane).

L’agenzia di rating – tra le tre principali società di valutazione al mondo insieme a  Fitch e Standard & Poor’s – ha così di fatto confermato che terrà attentamente sotto controllo l’evoluzione della gestione politica da parte dell’attuale esecutivo, insediatosi ieri in un clima di forte tensione, e di grande aleatorità su quanto potrà accadere.