Accise, Guardia di Finanza contro speculazioni

Per quel che riguarda le accise, la Guardia di Finanza è intenzionata ad alzare la guardia in merito ai prezzi dei carburanti, mettendo sotto stretta osservazione chi non sia intenzionato ad allinearsi alle nuove regole sul tema.

Controlli sulle accise per evitare speculazioni

Un po’ in sordina, lo scorso 15 maggio è entrato in vigore il decreto interministeriale che ha disposto il riallineamento delle accise tra gasolio e benzina. Questo introduce una riduzione di 1,50 centesimi al litro per la benzina e un contemporaneo aumento di pari importo per il gasolio.

Un modo per riequilibrare la situazione dei prezzi, non propriamente apprezzato da tutti. E che di sicuro avrà conseguenze importanti sui portafogli dei consumatori, soprattutto di quelli che utilizzano il gasolio per spostarsi. Perché la Guardia di Finanza sta intervenendo? Molto semplice: non tutti stanno rispettando le nuove disposizioni introdotte dall’Esecutivo. E, di conseguenza, per individuare coloro che aumentano il prezzo del gasolio senza contestualmente diminuire quello della benzina, la Guardia di Finanza ha deciso di lanciare un’operazione su scala nazionale.

Ha messo in campo un dispositivo di controllo che consente di rilevare e agire nei confronti di chi altera i prezzi illecitamente. Generando in questo modo concorrenza sleale e danneggiando i clienti. Si cerca quindi di contrastare un comportamento ormai radicato, per tutelare i consumatori, le finanze pubbliche e le imprese. Le quali utilizzano i carburanti per il funzionamento delle loro attività.

Esposizione dei prezzi sotto controllo

Questa operazione coinvolge oltre 660 reparti operativi in tutta Italia, con il supporto aggiuntivo dei reparti speciali. Ovviamente, lo scopo è quello di verificare il rispetto delle nuove disposizioni fiscali e, al contempo, contrastare le speculazioni che portano a distorsioni del mercato.

Particolare attenzione sarà inoltre rivolta alla comunicazione e all’esposizione corretta dei prezzi praticati che, ricordiamo,  rappresenta un obbligo normativo basilare nella gestione dei carburanti. Uno dei mezzi per verificare le accise effettivamente imposte consiste quindi nel controllare non solo i prezzi, ma anche il rispetto degli obblighi fiscali e il funzionamento regolare degli impianti.

Nel solo periodo compreso tra il 2023 e il 2024, sono state circa 10.000 le violazioni riscontrate. Di cui oltre 2.000 riguardanti la mancata esposizione dei prezzi.  Cosa significa questo? Che, per quanto riguarda le accise e, di conseguenza il prezzo dei carburanti, i consumatori hanno subito un danno. Ovviamente perché i prezzi sono stati gestiti illecitamente.

Sotto l’attenzione della Guardia di Finanza, non sia stato posto solo il rispetto del meccanismo delle accise, ma anche tutto ciò che riguarda le operazioni legate al gasolio di provenienza illecita dall’Est Europa.