Quotazione Sea poco conveniente per Comune di Milano

 Sea, la società che gestisce i servizi aeroportuali milanesi, non smette di far parlare di sé: in effetti, l’ultimo aggiornamento in merito alla compagnia lombarda riguarda una valutazione che è stata effettuata dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Secondo quest’ultimo, infatti, quotare in borsa la società potrebbe essere una garanzia non proprio incoraggiante per il comune meneghino, visto che le risorse ottenute in questa maniera sono destinate a essere inferiori di un terzo rispetto a una vendita di oltre la metà del capitale sociale. La stima è stata effettuata dallo stesso Pisapia nel corso di una conferenza stampa volta a mettere in luce il bilancio di quest’anno.

PER SEA SI PARLA DI UN’IPO A LUGLIO O OTTOBRE
Questo vuol dire che Sea dovrà attendere con grande ansia l’intesa tra il Comune e la Provincia di Milano. In effetti, soltanto a quel punto si capirà in che modo si sarà svolto lo scambio di titoli azionari, con le partecipazioni nel gruppo e in Serravalle a farla da padrona. L’ottimismo del primo cittadino non è comunque venuto meno, ma si dovrà attendere l’evolversi della situazione e una data fondamentale in tal senso potrebbe essere quella del prossimo 15 luglio. L’ipotesi più palpabile prevede un bando internazionale sulla già citata quota del 50,1% del capitale, ma non è nemmeno escluso che le quote di Cea vengano cedute anche ai dipendenti.

SUL DIVIDENDO SEA E’ ANCORA SCONTRO

Dunque, l’offerta pubblica iniziale a Piazza Affari non viene esclusa del tutto, ma ragionando in termini economici non si può non notare che gli introiti per il municipio milanese sarebbero senza dubbio più bassi. Secondo l’assessore al bilancio, Bruno Tabacci, la differenza sta tutta nei 750 milioni ottenibili con la vendita e nei 250 relativi all’ipo. Le intenzioni di Pisapia, inoltre, sono quelle di far entrare Sea nel bilancio del 2013 come voce fondamentale, anche se bisogna sempre ricordare che Milano ha bisogno fino a 1,8 miliardi di euro da investire nei prossimi tre anni.

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