Spread BTP-Bund a fine 2011

 Nessun allarmismo sui mercati; il range ristretto di contrattazioni ed i volumi più che dimezzati rispetto alla norma dovrebbero far capire che non è il momento di fare analisi sui grafici visto che in queste condizioni è difficile che si possano sviluppare pattern o inversioni di tendenza. Il movimento avuto nella giornata di ieri che sembrava fortemente ribassista è stato corretto al rialzo proprio nelle prime ore della giornata di oggi, ad ulteriore conferma che quello che vediamo sui mercati altro non è che un su e giu senza meta.

Stesso discorso per lo spread, su cui però si possono aprire discorsi di medio periodo; negli ultimi tempi, dopo il rimbalzo da quota 356 circa, il movimento è stato costante e più o meno laterale intorno a quel valore che poco tempo fa’ abbiamo identificato come “corretto” secondo l’attuale situazione di mercato ed il periodo Natalizio.

Nulla da dire quindi sulle variazioni minime a cui stiamo assistendo in questi ultimi giorni del 2011, se non che oggi il valore è leggermente in calo (attualmente -4.64% in linea con il rialzo dell’azionario) e probabilmente non ci saranno sorprese fin dopo la fine del periodo festivo. Nel lungo periodo, come dicevamo, Dicembre è tempo di bilanci ed è ora di guardare il quadro complessivo dello spread Btp-Bund di questo 2011 anche se la parte interessante è solo nella seconda metà dell’anno ormai chiuso. In apertura annuale lo spread si presentava sotto a quota 200 con oscillazioni anche pronunciate (il range è stato di circa 80-100 punti per i primi 6-7 mesi dell’anno) ma da Agosto in poi (diciamo anche da Luglio se consideriamo i segnali tecnici precursori) il movimento è cambiato radicalmente e si è arrivati presso vicino a quota 400, poi superata in Novembre.

Ora anche se il top assoluto è distante (si tratta di circa 550 punti) lo stabilizzarsi del differenziale intorno a quota 480-500 non è gravissimo ma conferma il periodo difficile che stiamo attraversando. Conferma inoltre il fallimento dei provvedimenti presi dalla Bce a sostegno dei Paesi in difficoltà, a cui però viene data dal mercato una seconda possibilità per ribaltare la situazione.

Il primo mese del 2012 sarà fondamentale sotto questo aspetto per capire dove girerà il mercato tutto l’anno ed anche per questo l’appuntamento per scegliere i nuovi settori su cui investire si sta rimandando per avere più certezze.

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